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Lunedì 06 FEBBRAIO 2023
De Lillo (FdI): “Realizzare il primo ‘Ospedale rosa’”

La proposta: “L'ospedale rosa potrà garantire una particolare attenzione alla salute della donna e alle sue specifiche esigenze sanitarie mediante un centro di eccellenza regionale che possa  dare risposte concrete e immediate alle molteplici linee assistenziali dedicate alle problematiche femminili come screening oncologici, pap test mammografia, esami ginecologi, test infertilità, procreazione assistita, osteoporosi e menopausa, ecc”.

"Nei prossimi cinque anni di governo del centro-destra alla Regione Lazio sarebbe giusto e innovativo aprire il primo "Ospedale rosa", una novità assoluta, da realizzare in una delle strutture chiuse in questi anni dalla sinistra o attraverso la riconversione di una di quelle già esistenti": lo propone Fabio De Lillo, candidato alle elezioni regionali con Fratelli d'Italia, già Assessore all'Ambiente del Comune di Roma e Consigliere regionale.

"L'ospedale rosa potrà garantire una particolare attenzione alla salute della donna e alle sue specifiche esigenze sanitarie - afferma De Lillo - mediante un centro di eccellenza regionale che possa dare risposte concrete e immediate alle molteplici linee assistenziali dedicate alle problematiche femminili come screening oncologici, pap test mammografia, esami ginecologi, test infertilità, procreazione assistita, osteoporosi e menopausa, ecc.".

"In particolare l'obiettivo di questa nuova realtà territoriale sarà quello di mettere al servizio dell'universo femminile un ampio patrimonio di conoscenze e professionalità in modo da creare e divulgare una specifica "cultura della salute" della donna".

De Lillo precisa: "l'Ospedale Rosa seguirà programmi diagnostici-terapeutici che avranno il compito di accompagnare, integralmente, la donna nelle sue quattro età più importanti (età dello sviluppo, età fertile, menopausa, senescenza) offrendo, in parallelo, specifici ambulatori prevedendo il rafforzamento di un centro antiviolenza con la presenza di specialisti del settore, con un vero e proprio "pronto soccorso rosa" e di una clinica per il supporto alla coppia durante il percorso adottivo".

"Una speciale attenzione verrà, infine, dedicata alla mediazione interculturale per aiutare nei vari percorsi di diagnosi e cura anche le donne appartenenti a culture diverse".

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