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Gentile Direttore, Negli ultimi anni stiamo tuttavia assistendo ad alcune iniziative-pilota che prefigurano una sorta di “dispositivo epidemiologia”; in particolare, sono stati proposti i primi indicatori di benchmark riguardo all’analisi dei consumi e della spesa dei DM. Tali benchmark hanno in comune la caratteristica di andare oltre il semplice dato della spesa assoluta. Ne sono esempio: la spesa pro capite, la spesa pro capite con pesatura per età, la spesa rapportata al rimborso da DRG e da attività ambulatoriale. Se consideriamo quest’ultimo parametro, i risultati di un’analisi della regione Toscana sui dati del 2019 [1] sono stati estesi fino a tutto il 2022 compreso [2] andando quindi a coprire il periodo in cui la pandemia del covid-19 è dapprima esplosa (nell'anno 2020) ed è poi in parte declinata (nel 2022). La Tabella 1 (sezione A) riassume i risultati complessivi di questa analisi. Nel 2019 la spesa regionale in DM è stata di 558 milioni di euro; rapportando percentualmente tale spesa al totale del rimborso da DRG più attività ambulatoriale (pari a 2.491), si ottiene un valore pari al 22,4%, che può essere riconosciuto come un utile benchmark riferibile al periodo pre-pandemia. Nel 2020, tale percentuale è aumentata di circa 4 punti (26.3%), e ciò probabilmente è dipeso dall'aumentato uso dei dispositivi di protezione individuale (pur se non tutti rientrano nel capitolo di spesa dei DM). D'altra parte, sempre nel 2020, l'attività degli ospedali è diminuita del 13% per effetto della pandemia. Nel 2020, il benchmark dell’indicatore qui proposto è stato quindi del 26,3%. Nel 2021 e nel 2022, l’attività degli ospedali è nuovamente aumentata ed è tornata ai livelli pre-pandemia, ovvero circa 2500 milioni di euro all'anno; d’altro lato, la spesa in DM ha continuato ad aumentare tanto che il rapporto spesa in DM verso attività (pari al 25,3%) non è tornato ai livelli del 2019, ma è rimasto confrontabile con quello del 2020. Nella stessa Tabella 1 (sezione B), le stesse informazioni sono suddivise per Aziende USL e AOU. E’ interessante osservare che le Aziende USL mostrano un benchmark compreso tra il 15% e il 20%, mentre nelle AOU il rapporto spesa in DM verso attività è più alto e si colloca intorno al 30%. Una possibile spiegazione di questa differenza è che nelle AOU vengono svolte in misura maggiore attività specialistiche che comportano l’impiego di dispositivi più costosi in procedure meno remunerative rispetto al costo del DM; inoltre è verosimile che alle AOU afferiscano in misura maggiore casistiche aventi maggiore complessità. In conclusione, l’indicatore qui proposto (percentuale del rapporto tra la spesa in DM e il rimborso da DRG e da prestazioni ambulatoriali) rappresenta un parametro di riferimento potenzialmente utile per analizzare la spesa dei DM e può essere la base per intraprendere nuove attività di “dispositivo epidemiologia” nella nostra regione. Potrebbe essere interessante l’adozione di questo parametro da parte di altre regioni per consentire confronti inter-regionali. Sabrina Trippoli, Andrea Messori, Claudio Marinai Referenze [1] Messori A, Trippoli S, Marinai C. The role of medical devices in influencing in-hospital sustainability: an analysis of expenditure in 2019 vs DRG reimbursement for major medical specialties in a Region of middle Italy. Expert Review of Medical Devices 2020;10.1080/17434440.2020.1787828. DOI:10.1080/17434440.2020.1787828, preprint at https://www.tandfonline.com/eprint/UDJ9CAKVYNJME2VRSVWA/full?target=10.1080/17434440.2020.1787828 [2] Messori A, Trippoli S, Marinai C. Benchmarks of in-hospital expenditure for medical devices in relation to hospital funds resulting from DRG and ambulatory activity: analysing the temporal trend in public hospitals of an Italian region. Open Science Framework, 2022, DOI 10.17605/OSF.IO/Y83TD, url https://osf.io/fjmz9
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Giovedì 02 FEBBRAIO 2023
Spesa dispositivi medici e finanziamento da DRG e attività ambulatoriale: i dati della Toscana prima, durante e dopo la pandemia
è ben noto che il settore dei dispositivi medici (DM) è in arretrato rispetto al settore dei farmaci. Molto dipende dal fatto che il Ministero della Salute identifica i farmaci oramai da oltre trent’anni, mentre per i DM solo adesso si prospetta l’implementazione di un identificativo univoco di tutti i DM (il cosiddetto UDI). Per questa e per altre ragioni, si è affermata da molti anni la farmacoepidemiologia intesa come disciplina che studia e analizza l’uso dei farmaci; ne sono un esempio i rapporti annuali OSMED curati da AIFA. Non esiste un’analoga disciplina riguardo ai DM.
Settore Assistenza Farmaceutica e Dispositivi, Regione Toscana, Firenze
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