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Dopo la minaccia della Fimmg di stato di agitazione e sciopero si sblocca l’Atto d’indirizzo per il rinnovo della convenzione di medici di famiglia e pediatri 2019-2021. A rassicurare sulla celerità dell’emanazione del nuovo Atto era stato anche il Ministro della Salute, Orazio Schillaci in un incontro con i vertici del sindacato. Ora il Comitato di Settore Regioni-Sanità ha sbloccato il documento che è all’esame di Palazzo Chigi. Dopo il via libera del Governo a quel punto la Sisac potrà convocare i sindacati e iniziare le trattative. Ma vediamo cosa prevede l’Atto. In realtà le novità molto probabilmente non saranno molte anche perché già il precedente Acn 2016-2018 aveva “implementato la riorganizzazione della medicina generale e della pediatria di libera scelta” anche attraverso “l’attuazione del modello assistenziale definito dalla legge che prevede l’adesione di tutto il personale convenzionato alle forme organizzative monoprofessionali (AFT) ed a quelle multiprofessionali (UCCP), variamente ridenominate sul territorio nazionale, che consentiranno l’attività aggregata a vari livelli di medici, pediatri e specialisti, per garantire la presa in carico dell’assistito e la risposta continua ai bisogni di salute”. Un assetto che secondo l’Atto rende già la convenzione in linea col Dm 77/22. Insomma in attesa di una riforma normativa della medicina generale (se mai arriverà) nulla cambia per il ruolo di medici di famiglia e pediatri. A questo punto nella trattativa la Sisac con i sindacati dovranno “disporre in merito alla concreta declinazione della clausola negoziale del precedente triennio riguardante gli “obiettivi prioritari di politica sanitaria nazionale” con decisa incidenza sulla presa in carico dell’assistito con patologia cronica e sulla partecipazione al processo vaccinale anche in contesti pandemici, valorizzando anche modelli in rapporto con l’assistenza ospedaliera di gestione dell’acuzie”. Nello specifico “le AFT della medicina generale e della pediatria di libera scelta, operanti fisicamente o meno nelle Case di Comunità, dovranno garantire la presa in carico del paziente cronico e dei pazienti a rischio di cronicità, nel primo caso per garantirne le più adeguate cure tese a scongiurare casi di riacutizzazione e di ricorso all’assistenza ospedaliera, nel secondo caso miranti ad evitare che le patologie possano evolvere verso la cronicità” La UCCP invece “eroga tramite il team multidisciplinare, prestazioni specialistiche e/o diagnostiche che vengono programmate ed organizzate dall’Azienda anche attivando le AFT della medicina generale, della pediatria di libera scelta, della specialistica ambulatoriale e con il personale sanitario e sociosanitario”. La carenza di personale Le Case della Comunità L’attività notturna. I medici ad attività oraria. I pediatri e il massimale dei pazienti. Per quanto riguarda la pediatria di libera scelta, al fine di rendere l’individuazione degli ambiti carenti più aderenti al numero di assistibili presenti nell’ambito stesso, l’ACN dovrà rivedere il sistema di calcolo del rapporto ottimale tenendo conto degli assistibili 0-14 decurtati degli assistiti 7-14 già in carico ai medici del ruolo unico di assistenza primaria. Contestualmente, per il medesimo settore, a conferma di quanto definito nel vigente ACN, la contrattazione esiterà un massimale pari a 1000 assistiti che includa indifferentemente tutte le scelte, ordinarie ed in deroga. Nei casi di mancanza delle predette strutture, o a causa dell’impossibilità di organizzare l’assistenza territoriale presso le stesse, le presenti linee di indirizzo vengono declinate per i medici ed i pediatri, comunque inseriti nell’assetto organizzativo definito dalla regione (AFT ed UCCP), adottando procedure informatizzate ed individuando la rete specialistica e diagnostica di prossimità. In tali casi, identificati dall’Azienda e/o dalla Regione, l’impegno delle disponibilità regionali per personale e strumenti diagnostici è riferito anche individualmente. Le zone carenti. Attesa la difficoltà di copertura delle zone carenti, le Regioni possono favorire l’accettazione dell’incarico incentivando anche la disponibilità del medico e del pediatra alla continuità assistenziale o agevolando l’apertura dello studio. Aumento del 3,78%. Le risorse economiche nazionali individuate dalla normativa vigente e riferite al triennio economico 2019-2021 sono affidate alla contrattazione come da seguente tabella. Le stesse sono finalizzate per il 30% all’adeguamento della quota capitaria direttamente assegnata dall’ACN e per il 70% alla quota variabile disciplinata negli AAIIRR. Gli Accordi integrativi regionali. Quest’ultima, in attesa dell’AIR, è assegnata con le modalità indicate da un allegato all’ACN il quale la qualificherà riferendosi esclusivamente all’assistenza ai cronici indicando le funzioni ed i compiti dei medici e dei pediatri, gli obiettivi loro assegnati e i criteri di valutazione. La successiva sottoscrizione dell’AIR sostituisce integralmente l’operatività dell’allegato. Per lo svolgimento delle attività orarie all’interno delle Case di Comunità ai medici di medicina generale sono destinate anche le risorse, riferibili al personale convenzionato, di cui all’art. 1, comma 274 della L. 30 dicembre 2021, n. 234. La remunerazione del medico del ruolo unico a ciclo di scelta è integrata altresì con le risorse di cui all’art. 1, commi 526 e ss della L. 30 dicembre 2018, n. 145, secondo la ripartizione delle stesse definita in sede di Conferenza Stato-Regioni.
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Martedì 31 GENNAIO 2023
Medici di famiglia e pediatri. Ecco il nuovo Atto d’indirizzo per il rinnovo della convenzione 2019-2021
Via libera dal Comitato di settore al documento contenente le indicazioni per la Sisac per l’avvio delle trattative per il rinnovo dell’Acn 2019-2021 per mmg e pediatri di libera scelta. Poche in realtà le novità a livello normativo dove si punterà a migliorare la presa in carico dei pazienti cronici, la partecipazione alle campagne vaccinali e al rapporto con l’ospedale per la gestione delle acuzie. Aumenti del 3,78%. IL TESTO DELL’ATTO D’INDIRIZZO
Nello sviluppo di tale modello assistenziale le AFT e le UCCP “necessiteranno della fornitura di personale con priorità per le forme organizzative operanti nelle Case di Comunità ovvero dei medici operanti nelle aree disperse o disagiate, e di strumenti diagnostici assegnati ai sensi del DM 29 luglio 2022”.
In tali strutture i medici di medicina generale, unitamente ai pediatri di libera scelta, agli specialisti ambulatoriali ed ai dipendenti medici, sanitari ed amministrativi, operano in modo stabile, ovvero prevalente, parziale o in raccordo. Tutti i medici del ruolo unico di assistenza primaria ed i pediatri appartenenti all’AFT garantiscono l’assistenza a tutti gli assistiti dalle ore 8,00 alle ore 20,00, sette giorni su sette, con alternanza articolata dell’apertura degli studi ovvero presso la sede di riferimento della AFT. Dalle ore 20,00 alle ore 24,00 l’Azienda garantisce l’assistenza a tutti i cittadini con i medici del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria presso la sede della Casa di Comunità o altra sede, ovvero consentendo lo svolgimento presso la sede di riferimento della AFT.
I medici del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria forniscono, inoltre, l’assistenza notturna avanzata (24,00-8,00) secondo il modello organizzativo determinato dalla programmazione regionale con l’adozione della Centrale Unica o del Numero Unico Europeo 116117 o comunque con un’organizzazione che consenta una ridotta presenza fisica dei medici. In tale ottica l’ACN della medicina generale potrà determinare una decisa evoluzione del ruolo unico dei medici di assistenza primaria, fornendo le indicazioni per la definitiva attuazione dello stesso sin dall’assegnazione degli incarichi affidati dall’entrata in vigore del testo negoziale.
La pubblicazione per il ruolo unico di assistenza primaria dovrà definitivamente avvenire con assegnazione, nel limite della copertura delle ore disponibili, di un incarico ad attività oraria a tempo pieno (38 ore) e con obbligo di contemporanea apertura dello studio per lo svolgimento di attività a ciclo di scelta. Lo svolgimento delle due attività dell’incarico (oraria/ciclo di scelta) comporta l’introduzione di un meccanismo dinamico di contemperamento delle ore rispetto al carico assistenziale, nell’ambito dell’impegno settimanale a tempo pieno. Per la copertura degli incarichi disponibili, nel limite del massimale orario/scelte già definito dall’ACN vigente (38 ore) e con adozione del medesimo meccanismo dinamico citato, i medici già incaricati di assistenza primaria a ciclo di scelta all’entrata in vigore dell’ACN potranno completare l’impegno settimanale con attività a rapporto orario e i medici a rapporto orario (a 24 ore) potranno completare l’incarico fino alle 38 ore con contestuale iscrizione nell’elenco di scelta ed apertura dello studio medico nell’ambito della AFT di appartenenza.
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