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"Le prese di posizione di società scientifiche e il dibattito che si è sviluppato in merito al trattamento della disforia di genere in adolescenza apre la necessità di un confronto urgente all’interno della Comunità Professionale". A ribadirlo è il Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi in una nota stampa.
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Lunedì 30 GENNAIO 2023
Disforia di genere. Gli psicologi (Cnop): “Serve una riflessione sull’adolescenza”
"Il Comitato Pari Opportunità del Cnop ha attivato dall’inizio della sua attività in questa consiliatura un gruppo di lavoro sulle tematiche legate ai generi: auspichiamo che quello possa essere un luogo da cui ripartire, con una riflessione costruttiva, aggiornata e contemporanea da condividere poi con il Consiglio Nazionale", spiega in una nota il Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi.
"È un dovere deontologico far sì che qualunque intervento psicologico serva di strumenti e conoscenze aggiornate alla luce delle evidenze scientifiche: infatti, come si legge nell’articolo 5 del nostro Codice, lo psicologo 'riconosce i limiti della propria competenza e usa […] solo strumenti teorico – pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza' e 'impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti e riferimenti scientifici'”, spiega il Cnop.
"Le buone prassi cliniche, l’occuparci di qualsiasi sofferenza che è rilevante per l’individuo e che comporta (o potrebbe comportare) un disagio significativo nelle aree della sua vita (personale, relazioni, scuola/lavoro e investimenti in generale) ci obbliga ad adeguata formazione e aggiornamento. Qualunque professionista sa allora che il disagio e la sofferenza legati alla condizione di varianza fra il sesso osservato alla nascita e il genere sentito come proprio nelle persone adolescenti e preadolescenti costituisce un oggetto di presa in carico e di intervento complesso".
"Nell’incontro con chi si rivolge a noi, professionisti della Salute Psicologica - prosegue la nota - dobbiamo tenere a mente che ogni intervento che sia preventivo o meno, deve guardare alla necessità di chi abbiamo davanti di “autoderminarsi” (termine che usato anche recentemente da Roberta Partigiani, avvocata e portavoce del Movimento identità trans), e di esprimere la propria sofferenza senza incardinarla in un’ideologia o in posizioni precostituite.
"Sottolineiamo che il Comitato Pari Opportunità del Cnop ha attivato dall’inizio della sua attività in questa consiliatura un gruppo di lavoro sulle tematiche legate ai generi: auspichiamo che quello possa essere un luogo da cui ripartire, con una riflessione costruttiva, aggiornata e contemporanea da condividere poi con il Consiglio Nazionale", conclude il Cnop.
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