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Venerdì 27 GENNAIO 2023
Oncologia. Cinieri (Aiom): “Nuovo Piano nazionale può migliorare l’assistenza, ma servono risorse”

“Si tratta di un tassello importante nell’impegno contro i tumori. La proposta normativa per il finanziamento con un fondo pari a 20 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024 contenuta nel decreto milleproroghe è una base di partenza da incrementare” ha detto il Presidente Cinieri commentando il via libera al Documento di pianificazione e indirizzo 2023-2027 in Conferenza Stato-Regioni

“Siamo soddisfatti per l’approvazione del nuovo Piano Oncologico Nazionale da parte della Conferenza Stato-Regioni. Si tratta di un tassello importante nell’impegno contro i tumori. Nel 2022, in Italia, sono state stimate 390.700 nuove diagnosi. In due anni, l’incremento è stato di 14.100 casi. L’oncologia è un cardine del Servizio Sanitario Nazionale, ma deve essere sostenuta con misure strutturali, come quelle delineate nel Piano. Ora servono risorse adeguate. È infatti ancora in corso la proposta normativa per il finanziamento del Piano con un fondo pari a 20 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024. Questa cifra contenuta nel decreto milleproroghe è una base di partenza da incrementare”.

Lo afferma Saverio Cinieri, Presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) commentando il via libera al Documento di pianificazione e indirizzo 2023-2027 in Conferenza Stato-Regioni

“I punti chiave di questo documento programmatico sono prevenzione, percorsi di cura chiari ed omogenei, attenzione al malato e a chi lo assiste a 360 gradi – afferma Saverio Cinieri -. Senza dimenticare la digitalizzazione per snellire la burocrazia, l’assistenza sempre più domiciliare e integrata con l’ospedale, i servizi territoriali e i percorsi riabilitativi e mirati non solo al recupero fisico ma anche al reinserimento nei luoghi di lavoro. Hanno un ruolo importante anche la formazione degli operatori sanitari e le campagne informative per i cittadini, il supporto nutrizionale e psicologico, l’ampliamento delle fasce di età per gli screening, le cure palliative a domicilio e il potenziamento delle coperture vaccinali”.

“La nostra Società scientifica ha sempre evidenziato l’importanza della prevenzione, la prima arma nel contrasto dei tumori, visto che il 40% dei casi può essere evitato agendo su fattori di rischio prevenibili – continua il Presidente Cinieri -. L’altra importante questione, finora irrisolta, riguarda il potenziamento del territorio e la necessità di investire nell’assistenza oncologica domiciliare. Avvicinare le cure alle persone ne facilita anche l’accessibilità, impatta sull’aspettativa di vita e favorisce risparmi per i pazienti, troppo spesso impoveriti dopo la diagnosi di tumore. In Italia meno del 70% delle Oncologie può contare sull’assistenza domiciliare. Ci auguriamo che l’adozione del nuovo Piano rappresenti uno stimolo per migliorare i livelli di cura dei nostri pazienti”.

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