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Venerdì 13 GENNAIO 2023
Tumore al polmone. Al Gemelli nascerà un avatar ‘umanizzato’. Guiderà il medico verso il trattamento personalizzato

La Fondazione Policlinico Gemelli si è aggiudicata il Bando ‘ERA PerMed Joint Transnational Call for Proposals 2022’, per circa 1 milione e 200 mila euro complessivi, grazie al progetto di ‘Lantern’ che prevede l’arruolamento prospettico di 600 pazienti. Una cordata internazionale di ricercatori che costruiranno modelli predittivi basati sulle scienze multi-omiche e sull’intelligenza artificiale.

La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRccs si è aggiudicato il Bando ‘ERA PerMed Joint Transnational Call for Proposals 2022’, per circa 1 milione e 200 mila euro complessivi, grazie al progetto ‘Lantern’. Principal Investigator del progetto è Filippo Lococo, professore associato di Chirurgia Toracica all’Università Cattolica e dirigente medico della UOC Chirurgia Toracica del Gemelli diretta dal professor Stefano Margaritora, ordinario di Chirurgia Toracica all’Università Cattolica, un under 40 che guiderà una cordata costituita da ricercatori europei (Germania, Ungheria, Spagna), extra-europei (Turchia) e da un’associazione dei pazienti (Eupati).

“Alla call di quest’anno – spiega Lococo – sono arrivati quasi 200 progetti da 28 paesi nel mondo, tutti dedicati alla medicina personalizzata; 60 di questi hanno superato la prima selezione e alla fine sono risultati vincitori solo 17 bandi”.

Lantern, illustra la nota della Fondazione, è un progetto di ‘multiomica’ che prevede l’arruolamento prospettico di 600 pazienti con tumore del polmone; grazie alla raccolta di un’enorme mole di dati (big data) riguardanti informazioni cliniche, radiologiche, biologiche, genetiche e altro di questi pazienti, si potrà costruire un Avatar Virtuale (Digital Human Avatar), ‘riempito’ di tutte queste informazioni. “Quindi – spiega Lococo - grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale (IA), nella seconda fase di questo progetto saremo in grado di creare dei modelli di predizione. L’IA è infatti in grado di interpretare rapidamente una grande quantità di dati e di fare associazioni continue tra le diverse variabili, che ci aiuteranno a prevedere ad esempio se da un determinato tipo di tumore si potrà sviluppare una metastasi in un determinato organo o altrove. Lantern sarà insomma un generatore di modelli predittivi, che potranno indirizzare i clinici verso la scelta di trattamenti personalizzati (e quindi più efficaci), per ogni singolo tipo di tumore”.

“Questo sistema – prosegue Lococo - ci permetterà di prevedere ad esempio quali malati saranno a rischio di complicanze post-operatorie, di tossicità dopo la radioterapia, ma anche di prevedere l’istologia del tumore, solo analizzando le immagini TAC. Questi modelli predittivi ci permetteranno di capire inoltre quali pazienti avranno bisogno di altre terapie dopo l’intervento chirurgico e quali no, ma anche la loro eventuale resistenza alle terapie. Lantern sarà insomma un ‘incubatore’ di modelli predittivi e prognostici.

Obiettivo ultimo del progetto- conclude il professor Lococo - è la realizzazione di un software che verrà reso pubblico, così che chiunque possa utilizzarlo inserendo i dati del proprio paziente, per avere risposta a una serie di quesiti clinici, con l’obiettivo di personalizzare e migliorare le scelte terapeutiche”.

La ‘cordata’ vincitrice del progetto Lantern è costituita da: Esther Troost (Technische Universität Dresden – TUD, Germania), Ádány Róza (University of Debrecen, Ungheria), Farré Núria (Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, Barcellona, Spagna), Öztürk Ece (Koc University, Istanbul, Turchia), Dominique Van Doorne (Academia del Paziente Esperto EUPATI, Rome, Italia).

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