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Una proteina immunitaria modificata, il complemento C3, che danneggia il cervello, sarebbe più comune nel cervello delle donne piuttosto che in quello degli uomini: ciò spiegherebbe perché le donne sono più colpite dalla malattia di Alzheimer. L’evidenza emerge da uno studio condotto da ricercatori dello Scripps Research Institute e dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) e pubblicato su Science Advances. Il team ha studiato eventi biochimici e molecolari che possono sottostare alle malattie neurodegenerative, incluse le reazioni chimiche che formano una tipologia modificata del complemento C3, un processo chiamato S-nistrosilazione. Precedentemente lo stesso team aveva scoperto che questa reazione chimica forma una cosiddetta ‘SNO-protein’ e le modificazioni delle proteine con atomi come questa sono comuni nelle cellule, con capacità di attivare o disattivare determinate funzioni target. Per il nuovo studio, i ricercatori hanno quantificato le proteine modificate in alcuni cervelli umani post morte, metà dei quali appartenuti a persone decedute a causa dell’Alzheimer. In questi cervelli gli scienziati hanno trovato 1.449 diverse proteine che erano state S-nitrosilate e tra quelle più spesso modificate in questo modo,ce n’erano diverse già identificate come correlabili con l’Alzheimer, tra cui il complemento C3. I livelli di questa proteina nitrosilata erano sei volte più alti, in particolare, nel cervello delle donne con la malattia neurodegenerativa, rispetto agli uomini. Fonte: Scripps Research Institute
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Venerdì 16 DICEMBRE 2022
Alzheimer. Una proteina spiega perché le donne sono più colpite degli uomini
Il complemento C3, una proteina immunitaria modificata dannosa per il cervello, è più comune nel cervello delle donne rispetto a quello degli uomini. Ciò spiegherebbe perché le donne sono più colpite dalla malattia di Alzheimer. E’ quanto emerge da uno studio condotto in USA da ricercatori dello Scripps Research Institute e dal Massachusetts Institute of Technology (MIT).
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