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Venerdì 02 DICEMBRE 2022
ASl Viterbo, presentato il nuovo Pdta per il paziente con patologia ipofisaria
l vantaggio per il paziente, spiega Riccardo Antonio Ricciuti, direttore di Neurochirurgia del Belcolle e coordinatore del Pdta, “è l’avere a disposizione un team multiprofessionale di specialisti che si prende carico del suo bisogno di salute: dalla diagnosi alla terapia fino al follow-up”. Al percorso collaborano, accanto ai neurochirurghi, endocrinologi, radioterapisti, anatomo patologi, biologi molecolari, radiologi, oculisti, tecnici di laboratorio e oncologi.
Presentatao stamani a Viterbo il nuovo Percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale per il paziente con patologia ipofisaria della Asl, alla presenza del direttore generale ff della Asl di Viterbo, Antonella Proietti; del direttore del dipartimento di Neuroscienze e organi di senso, Riccardo Antonio Ricciuti; del direttore del dipartimento di Cure primarie, Giuseppe Cimarello; del direttore ff dell’unità operativa di Medicina generale dell’ospedale Belcolle, Marcello Alberti; della rappresentante dell’Associazione nazionale italiana patologie ipofisarie di Viterbo, Farida Pantella.
Il Pdta della patologia ipofisaria, di cui Riccardo Antonio Ricciuti è coordinatore, comprende e segue l’intero percorso di cura del paziente: dal sospetto diagnostico all’approfondimento diagnostico con esami di secondo livello, dall’intervento chirurgico alla fase post-operatoria, fino al monitoraggio successivo e al follow up clinico.
“Il vantaggio per il paziente seguito all’interno del percorso – spiega Riccardo Antonio Ricciuti - è l’avere a disposizione un team multiprofessionale di specialisti che si prende carico il suo bisogno di salute: dalla diagnosi alla terapia fino al follow-up. È un approccio multidisciplinare moderno e finalizzato a garantire la migliore qualità di cura del paziente. Oltre all’evidente beneficio in termini di orientamento e di accesso ai servizi, il percorso garantisce anche la condivisione, da parte di tutti gli specialisti, delle condizioni cliniche del paziente, oltre che degli accertamenti diagnostici e dell’iter terapico”.
Nel percorso diagnostico terapeutico relativo alle patologie dell’ipofisi, accanto ai neurochirurghi collaborano gli endocrinologi della Medicina di Belcolle e di Acquapendente, dove sono stati attivati ambulatori dedicati, i radioterapisti, gli anatomo patologi, i biologi molecolari, i radiologi, gli oculisti, i tecnici di laboratorio e gli oncologi della Asl di Viterbo.
“Durante la settimana in corso dedicata all’ipofisi – conclude il direttore generale ff della Asl di Viterbo, Antonella Proietti – alla Cittadella della salute sono state erogate numerose visite gratuite a pazienti con patologia della regione ipofisaria. Domani, sabato 3 dicembre, a conclusione dell’iniziativa ‘Ipofisare a Viterbo’, presso la sala congressuale di Valle Faul terremo un congresso di respiro nazionale riguardante le problematiche cliniche di queste patologie. È stata una settimana, dunque di prevenzione, ma anche di orientamento e di promozione del nuovo Pdta che abbiamo messo in campo, grazie alla partecipazione di tutti i professionisti coinvolti al suo interno e che certifica, in particolare, quanto sia cresciuto in questi ultimi anni il Dipartimento di Neuroscienze ed organi di senso, diventando per alcune sue linee di attività un punto di riferimento, non solo per la nostra provincia, ma per tutta l’area nord della regione Lazio. La diffusione del percorso, infine, ha interessato anche i medici di medicina generale della Tuscia, i quali restano un nodo importante della rete, con particolare riferimento all’attivazione del quesito diagnostico rispetto a una malattia misconosciuta per molto tempo, come la patologia ipofisaria”.
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