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Giovedì 01 DICEMBRE 2022
Ospedale Piove di Sacco. Lanzarin: “In arrivo dal Cipe 20 milioni per primo stralcio ristrutturazione, poi altri 21”

L’assessore oggi in visita al presidio per l’inaugurazione della nuova farmacia ospedaliera realizzata con un investimento di 500 mila euro della Regione, che si affianca ad altre novità, come il Tavolo operatorio a colonna mobile a pavimento costato 167 mila euro. “Senza investimenti continui in tecnologia la sanità non progredisce, ma investire in tecnologie senza il capitale umano necessario non fornirebbe la qualità totale. Dalle Regioni un documento al Governo per contribuire a una soluzione che non può più aspettare”.

“Come indicano le schede regionali, l’Ospedale di Piove di Sacco fa parte a pieno titolo della Rete del Veneto e lo sarà anche in futuro. Anche qui, come in tutti gli altri ospedali veneti, la parola d’ordine è investire in strutture e tecnologie. A questo proposito oggi posso annunciare il via libera del Cipe alla prima tranche di 20 milioni per finanziare il primo stralcio del progetto di ristrutturazione complessiva del nosocomio, che sarà disponibile a giorni, e l’OK, che verrà formalizzato con successivo provvedimento, ad altri 21 milioni per il secondo stralcio, per un totale di 41 milioni di euro di lavori”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, nel corso di una visita al nosocomio della Saccisica.

Lanzarin ha incontrato il Sindaco Davide Giannella, il DG dell’Ulss 6 Paolo Fortuna, medici e infermieri, e ha inaugurato la nuova farmacia ospedaliera realizzata con un investimento di 500 mila euro della Regione, che si affianca ad altre novità, come il Tavolo operatorio a colonna mobile a pavimento costato 167 mila euro. Tra il 2021 e il 2022 gli investimenti sono stati rilevanti, come gli 1,8 milioni di euro per l’edilizia e gli1,6 milioni in apparecchi tecnologici.

“Senza investimenti continui in tecnologia – ha detto Lanzarin – la sanità non progredisce, ed è per questo che, anche come Regione, continuiamo a mettere a disposizione 70 milioni l’anno con questo preciso scopo. Ma investire in tecnologie senza il capitale umano necessario – ha detto - non fornirebbe la qualità totale che ci viene universalmente riconosciuta”.

“Per questo – ha proseguito ringraziando tutto il personale per l’abnegazione dimostrata durante la lunga pandemia del Covid – stiamo combattendo in ogni modo per fronteggiare un problema che è chiaramente nazionale, come quello della carenza di personale a tutti i livelli. Come Regioni abbiamo redatto e inviato al Governo un documento per contribuire a una soluzione che non può più aspettare, con alcuni interventi di tipo emergenziale e altri strutturali, che sono molto importanti, perché è nel tempo che ci si gioca la tenuta del sistema sanitario universale”.

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