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Lunedì 28 NOVEMBRE 2022
Riforma. Cuccu raccoglie l’appello di Sinafo e chiede alla Regione: “I servizi di farmacia passino da Ares alle Asl”
L’associazione dei farmacisti e dirigenti sanitari della Sardegna rivendica la rilevanza assistenziale del ruolo del farmacista e la sua collocazione naturale nelle aziende sanitarie. La loro voce arriva in Consiglio regionale attraverso la segretaria della commissione Salute Carla Cuccu, che sulla carenza di personale dice: “E’ importante che la Regione definisca quanto prima le dotazioni organiche dei farmacisti ospedalieri e territoriali nella transizione dei servizi farmaceutici da Ares alle Asl”.
L’Associazione farmacisti e dirigenti sanitari del Ssn (Sinafo) della Regione Sardegna ha sollevato proteste su alcuni punti dell’area farmaceutica rientranti negli indirizzi per la gestione delle Asl nella fase transitoria, approvati di recente dalla Regione. La loro voce è stata ascoltata dalla segretaria della commissione Salute, Carla Cuccu (Idea Sardegna), che si è fatta portavoce delle preoccupazioni e delle istanze dei farmacisti in Consiglio regionale: “Secondo quanto riportatomi dall’associazione - spiega Cuccu a Quotidiano Sanità -, l’attuale configurazione strutturale del Dipartimento del Farmaco trattiene i Servizi di farmacia territoriale ed ospedaliera in Ares, violando le indicazioni fornite appena un mese prima di creare un dipartimento funzionale che coordinasse il servizio in raccordo con le articolazioni organizzative ospedaliere e territoriali attivate presso le aziende sanitarie”.
“La legge regionale sulla riforma sanitaria – approfondisce la consigliera - prevede infatti che all’Azienda regionale della salute (Ares) sia attribuita la funzione di omogeneizzazione dell’assistenza farmaceutica, protesica, integrativa e dell’utilizzo dei dispositivi medici. Questa ‘funzione di omogeneizzazione’ trova la sua funzione organizzativa nella deliberazione della Giunta regionale di fine settembre sulle ‘Linee di indirizzo per l’adozione dell’atto aziendale dell’ARES’, che dispone testualmente: “Nell’Area farmaceutica le funzioni sono sviluppate nell’ambito di un dipartimento funzionale presso I’Ares che opera in raccordo con le articolazioni organizzative ospedaliere e territoriali attivate presso le aziende sanitarie”. “Tali disposizioni – rileva la Segretaria di commissione - vengono poi ancora derogati con la successiva deliberazione di ottobre riguardante le “Linee di indirizzo per l’organizzazione temporanea delle aziende sanitarie e l’accentramento in Ares di funzioni amministrative e tecniche”, dove abbiamo visto si attesta che: “Per garantire gli obiettivi fissati dalla programmazione regionale in materia di assistenza farmaceutica, protesica e integrativa in maniera uniforme su tutto il territorio regionale, il Dipartimento del Farmaco rimane temporaneamente assegnato ad Ares nella sua attuale configurazione”.
“Questo aspetto riveste una certa rilevanza sul piano assistenziale – sottolinea Cuccu -, che non può essere erogata da Ares in quanto struttura tecnico amministrativa, ed i servizi di farmacia sono servizi sanitari e non possono trovare collocazione in Ares, ma dentro le aziende sanitarie”.
Da qui, spiega la consigliera, le proteste sollevate da parte dell’associazione farmacisti e dirigenti sanitari della Sardegna, “che non potevo che accogliere, e che rivendicano la rilevanza assistenziale del ruolo del farmacista e la sua collocazione naturale nelle aziende sanitarie. La stessa associazione inoltre denuncia come manchino i farmacisti negli ospedali e, nonostante ciò, risulta che dei 20 posti messi a bando per il reclutamento del personale farmacista dell’ultimo concorso, solo 5 siano previsti per la farmacia ospedaliera impedendo di fatto l’alleggerimento dei carichi di lavoro”.
“Faccio appello dunque al Presidente di Regione - conclude Cuccu -, che ha assunto ad interim le funzioni assessoriali, compresa quella della sanità, fino alle nuove nomine, nell’auspicio che suddetta istanza possa nel più breve tempo possibile essere poi raccolta anche dall’ assessore alla Sanità che subentrerà in carica, e chiedo che la Regione intervenga perché cessi quanto prima lo stato di provvisorietà dei servizi farmaceutici, con il passaggio da Ares alle Asl. Riguardo al problema della carenza del personale, chiedo anche che la Regione possa definire quanto prima le dotazioni organiche dei farmacisti ospedalieri e territoriali nella transizione dei servizi farmaceutici da Ares alle Asl, e bandisca una selezione urgente per il reclutamento dei farmacisti ospedalieri mancanti”.

Elisabetta Caredda
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