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Venerdì 28 OTTOBRE 2022
La Fimmg plaude alle linee programmatiche di Meloni per la riforma della Sanità: “Auspichiamo una celere convocazione dal ministro Schillaci per avviare un confronto costruttivo”

Scotti: “Proprio il recupero della prossimità e la valorizzazione della medicina generale sono le condizioni essenziali per realizzare una riforma che parta dalla base del servizio territoriale, da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali, che più di tutti conoscono il contesto e possono rappresentare la percezione dei cittadini/pazienti rispetto all’offerta di cure e al miglioramento delle stesse a partire da questo rafforzamento del Sistema Sanitario Nazionale”.

“Condividiamo la roadmap tracciata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sull’esigenza di valorizzare la prossimità e riportare la sanità verso i territori. Ancor più quando, giustamente, si sottolinea l’esigenza di valorizzare il ruolo dei medici di medicina generale”, così Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, commentando quanto detto al Senato in sede di replica nella gironata del voto di fiducia dal Presidente del Consiglio.

Il segretario della Fimmg, quindi, “auspica una celere convocazione da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci al fine di rappresentare le proposte della medicina generale”.

“In questo modo - ribadisce Scotti - sarà possibile dare vita ad un confronto costruttivo che è ormai indispensabile per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale, a partite dal modello sostenuto dal Presidente Meloni. Siamo infatti convinti che la posizione espressa, e da sempre sostenuta anche durante il precedente governo da autorevoli rappresentanti di Fratelli d’Italia come gli onorevoli Marcello Gemmato e Marta Schifone e il senatore Francesco Zaffini, indichi la strada giusta”.

Scotti evidenzia poi che “proprio il recupero della prossimità e la valorizzazione della medicina generale sono le condizioni essenziali per realizzare una riforma che parta dalla base del servizio territoriale, da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali, che più di tutti conoscono il contesto e possono rappresentare la percezione dei cittadini/pazienti rispetto all’offerta di cure e al miglioramento delle stesse a partire da questo rafforzamento del Sistema Sanitario Nazionale”.

“Già la prossima Legge di Bilancio - conclude Scotti - dovrebbe rafforzare la prossimità, la fiduciarietà e l’integrazione tra i professionisti che sono parte della comunità di cura organizzata per i diversi territori del nostro Paese da medici e farmacisti”.

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