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Martedì 18 OTTOBRE 2022
Toma: “Inviato ai Ministeri il nuovo Programma operativo 2022-24, pronti a raccogliere contributi”

Il nuovo piano, spiega il presidente e commissario ad acta DOnato Toma, è stato redatto in base alle valutazioni raccolte dai vari stakeholders.”Conosciamo tutti le difficoltà che abbiamo in regione per via del basso numero di abitanti e a causa della peculiare distribuzione dei nostri comuni, con rifermento particolare all'orografia del Molise. Siamo ora in grado di proseguire il nostro lavoro con una serie di nuovi importanti orientamenti per dare alla Sanità regionale una programmazione il più possibile puntuale e capillare”. IL DOCUMENTO

Chiuso il Programma operativo 2022-24 della Regione Molise, che definisce tutta la programmazione sanitaria molisana fino al 2024. Un atto strategico di grande rilevanza messo a punto dalla Struttura commissariale alla Sanità regionale. Il Programma è stato inviato ai Ministeri per la preventiva valutazione e pubblicato sul sito della Regione Molise. "E' a disposizione di tutti coloro - cittadini, associazioni, istituzioni - che vorranno dare un contributo - ha detto il commissario ad acta Donato Toma - Abbiamo redatto il nuovo Po in base alle valutazioni raccolte dai vari stakeholders. Chiunque avrà voglia di leggerlo potrà sapere  direttamente come la Sanità molisana è già strutturata oggi e come sarà potenziata nei prossimi anni sia a livello ospedaliero sia nella sua articolazione territoriale”.

“Conosciamo tutti le difficoltà che abbiamo in regione - ha aggiunto - per via del basso numero di abitanti e a causa della peculiare distribuzione dei nostri comuni, con rifermento particolare all'orografia del Molise. Siamo ora in grado di proseguire il nostro lavoro con una serie di nuovi importanti orientamenti per dare alla Sanità regionale una programmazione il più possibile puntuale e capillare”. 

Tra le altre cose, il Po prevede, che nel triennio di programmazione 2022-2024, “in coerenza con gli indirizzi della programmazione sanitaria, le politiche in tema di personale saranno orientate al recupero del ruolo centrale e fondamentale svolto dalle risorse umane nella gestione del Ssr, pur continuando a perseguire gli obiettivi di efficienza organizzativa e sostenibilità economica, attraverso la puntuale individuazione dei fabbisogni collegati alle dinamiche dei tre livelli di assistenza (prevenzione, ospedaliera, distrettuale), a quelle gestionali ed amministrative”. 

Obiettivo “necessario e irrinunciabile” della programmazione sarà quello di “tornare ad investire in modo mirato e qualificato sul capitale umano - si legge nel documento -, passando da una logica basata sulla mera amministrazione del personale a un sistema che metta in primo piano lo sviluppo del potenziale del personale attraverso una attenta valutazione dell’effettivo fabbisogno, una approfondita analisi del livello di competenze, conoscenze e attitudini possedute e di quelle considerate necessarie".

Le misure programmate saranno, pertanto, “finalizzate ad evitare un ulteriore impoverimento delle risorse umane del SSR e a supportare le conseguenti manovre collegate alla innegabile necessità di superare tutte le criticità strumentalmente presenti nel contesto regionale quali la carenza di personale e le problematicità connesse al processo di reclutamento".

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