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Venerdì 14 OTTOBRE 2022
Agopuntura. A Bologna per tre giorni il congresso mondiale
Da oggi a domenica l’Icmart world medical acupuncture congress: “L’agopuntura è un trattamento non farmacologico che può anche associarsi a questo proprio per ridurne gli effetti collaterali”. Un progetto per l’agopuntura nei reparti oncologici del Sant’Orsola. L’assessore comunale al Welfare: “Occasione per saperne di più, andando oltre quelle che sono ancora conoscenze parziali o mistificatorie”.
Per tre giorni Bologna diventa la capitale mondiale dell’agopuntura: da oggi a domenica, infatti, il capoluogo emiliano ospiterà la 35esima edizione dell’Icmart world medical acupuncture congress e per l’occasione arriveranno in città centinaia di medici provenienti da oltre 30 Paesi. L’agopuntura “è una medicina sempre più in espansione in Italia perché supportata da evidenze scientifiche. È un trattamento non farmacologico che può anche associarsi a questo proprio per ridurne gli effetti collaterali”, afferma Carlo Maria Giovanardi, presidente dell’Associazione dei medici agopuntori bolognesi (Amab), in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento.
“Dal luglio di quest’anno- aggiunge Giovanardi- l’agopuntura è entrata nelle linee guida dell’Istituto superiore di sanità come terapia del dolore in particolare per lombalgia ed emicrania. Ultimamente si è anche molto diffusa in campo oncologico per ridurre gli effetti collaterali di terapie che spesso vanno ad alterare la qualità della vita“. Partendo da queste basi, dunque, l’obiettivo del congresso internazionale è favorire “un aggiornamento dei medici agopuntori e avvicinarli alle istituzioni per colloquiare con esse: ad esempio l’Ordine dei medici e le autorità sanitarie”, aggiunge il vicepresidente di Amab, Umberto Mazzanti.
Il congresso sarà “l’occasione per Bologna, che è una città curiosa e non tradizionale- afferma l’assessore comunale al Welfare, Luca Rizzo Nervo- di scoprire e saperne di più sull’agopuntura, andando oltre quelle che sono ancora conoscenze parziali o mistificatorie su questa pratica medica”. L’utilizzo dell’agopuntura per ridurre gli effetti collaterali delle terapie oncologiche può essere “estremamente significativo perché purtroppo le conseguenze della chemio spesso durano per la vita”, sottolinea Gigliola Schwarz, componente del Consiglio direttivo dell’associazione Loto.
Per questo “abbiamo definito un progetto con Amab da portare dentro i reparti e che partirà inizialmente al Sant’Orsola”, spiega Schwarz. Grazie ad una borsa di studio della durata di un anno, finanziata da Loto, un operatore qualificato potrà effettuare delle sedute gratuite di agopuntura per “minimizzare da subito, fin dall’inizio della chemio- aggiunge Schwarz- la sintomatologia”.
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