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Giovedì 13 OTTOBRE 2022
Demenza. Sintomi precoci rilevabili già nove anni prima della diagnosi

Una patologia neurodegenerativa può annunciarsi con i sintomi già 5-9 anni prima che venga posta la diagnosi. E’ quanto emerge da un’analisi dei dati contenuti nella UK Biobank condotta da un team di scienziati dell’Università di Cambridge

Secondo quanto emerge dal lavoro di un team di scienziati dell’Università di Cambridge, nel Regno Unito, è possibile rilevare sintomi precoci di demenza già nove anni prima della diagnosi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati da Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association.

Il gruppo ha analizzato i dati provenienti dalla UK Biobank. Il database contiene informazioni genetiche, su stile di vita e sulla salute raccolte in forma anonima su mezzo milione di inglesi, tra i 40 e i 69 anni. Tra queste informazioni ci sono dati su problem solving, memoria, tempi di reazione, forza della stretta di mano e numero di cadute, segni caratteristici di patologie neurologiche.

I dati raccolti hanno consentito ai ricercatori di individuare coloro che mostravano questi sintomi al baseline, confrontandoli cinque o nove anni dopo, quando era stata posta una diagnosi di demenza o di malattia neurodegenerativa.

E’ emerso che le persone con diagnosi successiva di Alzheimer avevano totalizzato punteggi più scarsi rispetto ai soggetti sani a livello di problem solving, tempi di reazione e memoria.

Inoltre, le persone che sviluppavano Alzheimer avevano una maggiore probabilità degli adulti sani di andare incontro a una caduta nei 12 mesi precedenti alla diagnosi. In generale, per ogni patologia studiata, dal Parkinson alla demenza a corpi di Lewy, i pazienti, al baseline, avevano outcome più bassi a livello di salute.

Fonte: Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association 2022

 

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