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Lunedì 10 OTTOBRE 2022
All’Ao San Giovanni Addolorata di Roma si fa formazione anche attraverso il canottaggio
Il canottaggio come metafora di una performance aziendale di qualità nell’ambito del percorso formativo rivolto ai Responsabili di incarichi organizzativi di produzione. Frittelli: “E’ uno sport nel quale le dinamiche di gruppo diventano fondamentali per rendere l’andatura della barca performante”. Il seminario di oggi, a cura Giovanni Di Giovanni, quality manager dell’Ao, è stato svolto da Nicolò Cavalcanti, istruttore della Federazione italiana canottaggio e coordinatore del progetto Sport terapia integrata, e Massimo Melis, responsabile comunicazione dello stesso progetto.
Il canottaggio come metafora della vita, in cui ognuno si mette in gioco, operando una trasformazione a favore del bene comune. Con questi obiettivi si è svolto oggi presso la Sala Folchi dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata il seminario dal titolo “Il valore dell’assieme”. Il canottaggio come metafora di una performance aziendale di qualità” nell’ambito del percorso formativo rivolto ai Responsabili di incarichi organizzativi di produzione (Riop) voluto dalla Direzione aziendale al fine di sviluppare e valorizzare le competenze per favorire miglioramento dei processi organizzativi e quindi migliori esiti nei percorsi di cura e assistenza.
“Abbiamo avviato una riorganizzazione che sta indirizzando il nostro ospedale verso il futuro – ha sottolineato Tiziana Frittelli direttore generale dell’AO San Giovanni Addolorata - innovando processi e ripensando l’assistenza. Il ruolo delle nuove posizioni in questo percorso è necessario e strategico al fine di favorire il cambiamento e rinnovamento, ma anche promuovere la condivisione di progetti ed iniziative. Questi mesi di “re-start” ci hanno dato la dimensione più ampia del senso di “comunità” di cui il nostro Ospedale si connota e del bagaglio di umanità che lo caratterizza. Lavoro di squadra, governance e logica per processi, centralizzazione dei servizi, attività e funzioni trasversali sono fondamentali per l’efficientamento del sistema. Insieme, e grazie a queste professionalità, potremo costruire il nuovo assetto organizzativo secondo un’ottica di valorizzazione, innovazione e integrazione e garantire un’assistenza sempre più efficace e di qualità. Per tutte queste ragioni – ha concluso Frittelli – abbiamo individuato la pratica del canottaggio, sport nel quale le dinamiche di gruppo, il concetto d’assieme, diventano fondamentali per rendere l’andatura della barca performante, perché presuppone l’abbandono del proprio “ego” e diventare “uno” con il proprio equipaggio”.
La formazione, a cura Giovanni Di Giovanni quality manager dell’AO San Giovanni Addolorata, è stata svolta da Nicolò Cavalcanti, istruttore federale Federazione italiana canottaggio e coordinatore del progetto Sport terapia integrata, e Massimo Melis, responsabile comunicazione del progetto Sport terapia integrata.
“Il ciclo di voga – ha spiegato Cavalcanti - prevede una fase di “ripresa” in cui si avanza con il carrello per raggiungere la posizione di attacco, da cui inizia la spinta della pala in acqua per lanciare la barca. La sincronia di questo movimento soprattutto nella barca regina, otto fuori scalmo, obbliga il canottiere ad uniformarsi completamente ai propri compagni, mettendo a disposizione il proprio ruolo e la propria capacità individuale. In caso contrario la barca risponde al più debole. Con questo intento abbiamo parlato di questa disciplina esplorandone le caratteristiche, e scoprendo in questo modo le potenzialità di un gruppo coeso e motivato per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il Canottaggio può certamente diventare uno strumento straordinario per una performance manageriale d’eccellenza in un’ottica di squadra”.
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