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Giovedì 06 OTTOBRE 2022
Parlamento europeo proroga mandato Ecdc per rafforzare la risposta comunitaria a possibile insorgenza di malattie trasmissibili

Approvate martedì nuove misure per rafforzare la capacità dell'UE di prevenire e controllare l'insorgenza di malattie trasmissibili e affrontare le minacce sanitarie transfrontaliere. L'UE punta così a farsi trovare più preparata e capace di coordinare la sua risposta alle crisi sanitarie. Approvato anche un altro accordo che prevede norme più chiare per l'acquisto congiunto di farmaci e dispositivi medici. La Commissione potrà dichiarare l'emergenza sanitaria a livello UE.

I deputati hanno approvato l'accordo raggiunto con il Consiglio sulla proroga del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) con 542 voti favorevoli, 43 contrari e 9 astensioni. La nuova normativa mira a rafforzare la capacità dell'UE di prevenire le epidemie di malattie trasmissibili, prepararvisi e gestirle.

L'Ecdc collaborerà con la Commissione europea, le autorità nazionali, gli organi dell'UE e le organizzazioni internazionali per garantire la coerenza e l’integrazione di tutte le misure adottate. Per generare dati tempestivi e comparabili, il Centro coordinerà anche la standardizzazione delle procedure di raccolta, convalida, analisi e diffusione dei dati a livello dell'UE.

L’Ecdc sarà inoltre incaricato di monitorare la capacità dei sistemi sanitari nazionali di individuare e prevenire i focolai di malattie trasmissibili e rispondervi, individuare le lacune e formulare raccomandazioni basate su dati scientifici.

Pianificare prevenzione, preparazione e risposta
Con 544 voti favorevoli, 50 contrari e 10 astensioni, il Parlamento ha anche adottato un altro accordo su una serie di misure che consentiranno all'UE di prevenire più efficacemente le minacce sanitarie transfrontaliere gravi e reagire in maniera più incisiva.

Le nuove norme si prefiggono di migliorare la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta a livello UE e nazionale. Consentiranno alla Commissione di dichiarare formalmente un'emergenza di sanità pubblica a livello dell'Unione e favoriranno una maggiore cooperazione all'interno dell'UE, rendendo possibile lo sviluppo tempestivo e la costituzione di una riserva di contromisure mediche.

La normativa chiarisce infine le procedure per l'acquisto congiunto di medicinali e dispositivi medici e prevede la possibilità di limitare le attività parallele di acquisto e negoziazione da parte dei paesi partecipanti, nel caso di prodotti acquistati congiuntamente a livello dell'UE.

La relatrice, Joanna KopciƄska (ECR, PL), ha dichiarato: "L'Ecdc formulerà raccomandazioni per rafforzare la capacità dei sistemi sanitari e avrà un ruolo nello sviluppo di indicatori sanitari che aiuteranno a gestire e a rispondere alle minacce poste dalle malattie trasmissibili nonché ai relativi problemi di salute pubblica. Il Centro verrà attrezzato meglio per fornire competenze scientifiche solide e indipendenti e sostenere azioni di prevenzione, preparazione e risposta alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero."

La relatrice, Véronique Trillet-Lenoir, (Renew, FR) ha dichiarato: "Questa normativa risponde chiaramente al 74% dei cittadini europei che desiderano un maggiore coinvolgimento dell’Europa nella gestione delle crisi. L'Unione europea della salute si sta costruendo passo dopo passo. Porteremo avanti questo progetto nell’ambito delle discussioni su una futura convenzione sulla revisione dei trattati dell’Unione".

Prossime tappe
Dopo le votazioni definitive in plenaria, i testi devono ora essere formalmente approvati anche dal Consiglio, prima della loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e la conseguente entrata in vigore.

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