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Martedì 27 SETTEMBRE 2022
Magi (Omceo Roma): “Ora da politica più attenzione per Ssn. Governo e Regioni ascoltino chi opera sul campo”

"È necessaria una politica reale sul personale, perchè abbiamo i soldi per quanto riguarda le strutture, le attrezzature e la telemedicina ma nessuna risorsa è stata destinata al personale, elemento fondamentale per il sistema. Senza il personale, senza medici, senza infermieri non si può fare sanità", dice il presidente dei medici romani.

"Gli Ordini dei medici non si possono assolutamente schierare dal punto di vista partitico ma tutti possiamo certamente dare il nostro contributo a livello politico". Lo sottolinea il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, rivolgendosi alla nuova classe politica che sarà chiamata a gestire la sanità in Italia per i prossimi anni.

"Chiediamo innanzitutto una maggiore attenzione nei confronti del Servizio sanitario nazionale - afferma - affinchè vengano garantiti i finanziamenti del Fondo sanitario nazionale. È necessaria una politica reale sul personale, perchè abbiamo i soldi per quanto riguarda le strutture, le attrezzature e la telemedicina ma nessuna risorsa è stata destinata al personale, elemento fondamentale per il sistema. Senza il personale, senza medici, senza infermieri non si può fare sanità".

"Chiediamo che da ora in poi ci sia un confronto costruttivo tra le parti e che le decisioni non vengano prese dall'alto. Bisogna sempre ascoltare gli operatori, quelli che stanno sul campo, ovvero medici e infermieri. Noi siamo pronti e disponibili, perchè conosciamo i problemi, le necessità, le priorità e le soluzioni. Non è sufficiente che il posto di ministro della Salute sia occupato da un tecnico che decide, perchè poi non è lui che opera sul campo", dice ancora Magi.

"Lo chiediamo alle donne e agli uomini della politica che si occuperanno di sanità. E questo vale - conclude- sia per il Governo centrale che per le regioni, perchè la sanità è regionalizzata. Quindi non basta solo un Esecutivo che ascolti la nostra voce ma le Regioni devono fare altrettanto".

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