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Venerdì 07 SETTEMBRE 2012
Parafarmacie. Anpi: “Boom di aperture”. A giugno 176 esercizi in più di aprile

Sono 4.308 le parafarmacie rilevate a giugno in Italia, con 176 nuove aperture rispetto ad aprile a fronte di 45 chiusure. Il maggior numero di aperture si è registrato in Campania e Sicilia (rispettivamente 20), poi Lombardia (17), Calabria (16) e Piemonte (15).

“La parafarmacia ormai rappresentata inequivocabilmente una realtà nel sistema farmaceutico”. Ad affermarlo è Massimo Brunetti, presidente dell’Anpi (Associazione nazionale parafarmacie italiane) commentando i dati aggiornati sulla presenza delle parafarmacie in Italia.

A fine giugno, spiega l'Anpi citando i dati del ministero della Salute, il numero complessivo di parafarmacie risulta essere pari a 4.308, con un incremento rispetto alla precedente rilevazione di fine aprile di 176 nuove aperture, a fronte di 45 parafarmacie chiuse. Il maggior numero di aperture si è registrato in Campania e Sicilia con 20 nuove parafarmacie, seguita da Lombardia 17. Calabria 16 e Piemonte 15. Nel comune di Milano con 6 nuove sedi, si è avuto il più alto incremento di  parafarmacie.  

La distribuzione delle nuove parafarmacie è prevalente nelle Regioni del Sud con 80  parafarmacie, mentre per le regioni del nord cosi come del sud, le nuove aperture risultano essere 48. Al contrario le 45 parafarmacie che nello stesso periodo hanno chiuso i battenti sono equamente distribuite su tutto il territorio nazionale.
 
“Si conferma ancora per i mesi di maggio e giugno il cambio di rotta della GDO verso questo nuovo filone commerciale: nessuna nuova apertura. Al contrario – spiega Brunetti -, salvo poche unità riconducibili ad esercizi ubicati in “medie strutture di vendita” ovvero centri commerciali, le nuove parafarmacie sono esclusivamente esercizi di vicinato, con una prevalenza di ditte individuali riconducibili per lo più a farmacisti, oltre che ad operatori del settore farmaceutico usciti dal settore dell’industria farmaceutica o dalle farmacie”.

Per il presidente dell’Anpi, dunque, “la parafarmacia vista come opportunità in controtendenza rispetto alla piaga principale del nostro Paese: il lavoro”. E i dati “evidenziano inequivocabilmente come la parafarmacia rappresenti oramai una realtà nel sistema farmaceutico. Per queste ragioni – conclude Brunetti - crediamo sia giunto il tempo per una profonda e coraggiosa analisi sul futuro del settore farmaceutico, necessaria per offrire alle forze politiche che hanno a cuore le nostre sorti, in vista delle prossime elezioni politiche, un progetto da inserire nei loro programmi elettorali”.
 

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