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Giovedì 06 SETTEMBRE 2012
Decreto Balduzzi. Del Favero (Federsanità): “Bene norme su medicina generale”
L’auspicio espresso dal presidente di Federsanità, Del Favero, è che i cittadini abbiano finalmente una sanità più vicina, sia logisticamente che sul fronte dei bisogni, buono anche il giudizio sulla sanità elettronica. Su libera professione la tendenza invece è al “cerchiobbotismo”.
Federsanità Anci esprime un giudizio essenzialmente positivo sul Decreto “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute” approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri.
Angelo Lino Del Favero, presidente di Federsanità Anci e direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino (Molinette), esprime un giudizio positivo in particolare per quanto deciso sui Medici di medicina generale, “anche se il tutto va monitorato in termini di costi-benefici tenendo conto che si tratta di materia di assoluta concertazione regionale. L’auspicio è che l’utenza abbia finalmente una sanità più vicina, sia logisticamente che sul fronte dei bisogni".
In tema di libera professione, secondo Del Favero, "ci si ritrova un po’ rassegnati rispetto ad una tendenza al 'cerchiobottismo' anche se ci impegneremo a trarne i migliori benefici per una reale alternativa nell’offerta all’utenza”.
Altro elemento "essenziale è l’attenzione alla sanità elettronica che presto verrà inserita nell’Agenda Digitale Italiana, che può rappresentare una decisiva svolta organizzativa per tutto il Servizio sanitario nazionale ed in particolare per i servizi agli utenti".
Per quanto concerne il punto relativo ai Direttori generali, il giudizio è "positivo per la svolta meritocratica mentre permangono le preoccupazioni sulla possibilità di reclutare manager di provata capacità - in ambito di direzione generale, sanitaria e amministrativa - rapportata al trattamento economico decisamente inferiore alle altre apicalità in ambito sanitario".
“Riteniamo, infine, essenziale – dice Del Favero - riprendere un percorso prioritario sul tema della non autosufficienza e le cronicità in quanto si tratta di elementi essenziali in una prospettiva di sostenibilità ed appropriatezza dell’intero sistema. In questo quadro l’apertura di un confronto sui Lea, ma anche sulle prestazioni sociali, rimane un elemento imprescindibile per un effettivo ammodernamento del Ssn”.
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