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Venerdì 30 LUGLIO 2010
Sangue: donazione negata a parente di un sieropositivo. Lila chiede l’intervento di Fazio

Donazioni di sangue ancora nel centro del mirino. Dopo il caso registrato a Milano di un uomo a cui era stata negata la donazione di sangue perché omosessuale, la Lega italiana per la lotta contro l'Aids (Lila) denuncia il rifiuto dell’Avis di Brescia di far donare il sangue ad un uomo perché familiare convivente (non partner) di una persona sieropositiva. Chiesto l’intervento del ministro della Salute Ferruccio Fazio.

Si rifiutano di fargli donare il sangue perché familiare convivente (non partner) di una persona sieropositiva. “Un’ingiusta discriminazione” che la Lega italiana per la lotta contro l'Aids (Lila) spiega di aver segnalato all'Avis quattro mesi fa, ma dall’Associazione dei volontari del sangue non è arriva risposta. Nel frattempo il Centro Nazionale Sangue, su richiesta della Lila, ha espresso il parere - positivo - rispetto alle donazioni di sangue da parte di persone conviventi con familiari Hiv positivi. La Lila “ritiene inaccettabile che l'Avis sostenga contro ogni evidenza scientifica che la mera convivenza e vicinanza con una persona sieropositiva sia fattore di rischio” ed ha scritto al ministro della Salute Ferruccio Fazio per chiedere un intervento “affinché a Brescia abbia fine questa inaccettabile posizione discriminatoria”. Chiesto inoltre al ministro di “avviare accertamenti che tendano ad escludere che linee guida non aderenti con l'evidenza scientifica e coi Decreti di Legge siano applicati anche altrove”.
 

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