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Venerdì 22 LUGLIO 2022
Peste suina. Sardegna auspica per il 15 dicembre la fine dell’embargo delle carni suine

Nell’ultimo mese dell’anno la Commissione europea si esprimerà con un voto sul percorso avviato con il ministero della Salute, e quindi sul provvedimento che riabiliterà la Sardegna. Costa: “Ci siamo presi l'impegno di inviare una serie di report, uno al mese. Non mancano competenza e professionalità, sapremo fornire alla Commissione i dati richiesti”. Solinas: “L’attività di eradicazione è costata impegno e sacrificio, ma l’Isola ha saputo portare avanti la battaglia guardando con fermezza agli obiettivi”.

La road-map contro la peste suina in Sardegna, decisa in accordo con la Commissione europea e il ministero della Salute, è vicina a centrare l’obiettivo. “Bisognerà aspettare il 15 dicembre per la fine dell'embargo europeo sulle carni sarde a causa della peste suina, in quella data la Commissione europea voterà il provvedimento che riabiliterà la Sardegna”. Lo annuncia il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, nel corso di una visita presso i laboratori dell'Istituto zooprofilattico sperimentale che hanno sede a Sassari, dove ha incontrato oltre ai vertici della struttura, il governatore Christian Solinas, gli assessori alla Salute, Mario Nieddu e dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, e il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.

“Abbiamo condiviso con la Commissione europea un percorso che porterà alla fine dell'embargo delle carni suine per l'isola - spiega il sottosegretario - e abbiamo già scritto nero su bianco che il 15 dicembre la Commissione si esprimerà con un voto su questo. Ovviamente ci siamo presi l'impegno di inviare una serie di report, uno al mese. Il destino e' nelle nostre mani ma qui c'è tanta competenza e professionalità, sicuramente sapremo fornire alla Commissione i dati che ci sono stati richiesti. Per questo e' ragionevole pensare che a fine anno finirà questo calvario per l'isola”. 

Ottimista anche il direttore generale dell'IZS, Giovanni Filippini: “Oggi e' un momento di condivisione del Piano di sviluppo triennale dell'Istituto ma e' anche un giorno di risposte per quanto riguarda la peste suina e l'embargo. C'è un percorso chiarissimo con un voto definitivo della Commissione che sarà il 15 dicembre, siamo vicini al traguardo”.

“Ora il traguardo è finalmente a un passo – commenta soddisfatto, come si apprende da una comunicazione regionale, il presidente della Regione Christian Solinas -: il 15 dicembre Bruxelles, dopo tanti anni, voterà per adottare il provvedimento di revisione delle restrizioni. L’attività di eradicazione è costata impegno e sacrificio, ma l’Isola ha saputo portare avanti la battaglia guardando con fermezza agli obiettivi, intraprendendo una strada virtuosa che oggi viene considerata un esempio per tutta l’Europa”.

“Parliamo di una produzione di qualità e di un comparto che registra numeri importanti sul nostro territorio, con un patrimonio di oltre 190mila capi censiti, la cui consistenza è cresciuta negli ultimi anni – spiega il governatore -. Sul fronte dell’eradicazione della peste suina africana abbiamo ottenuto risultati concreti e ora è indispensabile e doveroso che i risultati e i sacrifici degli allevatori e delle comunità, vengano riconosciuti senza ulteriori indugi. La Sardegna ha risposto puntualmente a tutte le richieste dell’Europa, arrivando a implementare anche la sorveglianza sul selvatico, in passato ritenuta carente”.

“Siamo dunque a un passo da un risultato storico che è frutto di un indispensabile lavoro di squadra su cui abbiamo sempre puntato. In questo contesto l’attività dell’Istituto Zooprofilattico riveste e ha rivestito un ruolo fondamentale, come testimonia l’esperienza dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Peste suina africana. L’Istituto rappresenta una vocazione per il territorio, la tutela della Sanità animale e della sicurezza alimentare, in linea con gli obiettivi generali, la programmazione e le priorità definiti dalla Giunta. Per capire l’importanza dell’attività di questa struttura è sufficiente guardare ai numeri relativi ai nostri allevamenti e alle produzioni. L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna rappresenta una realtà dinamica che guarda al futuro della ricerca a supporto della tutela della qualità e della crescita delle produzioni del nostro territorio”, conclude Solinas.

Elisabetta Caredda

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