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Giovedì 21 LUGLIO 2022
Inaugurati a Bozzolo casa e ospedale comunità. Moratti: “Sempre più vicini ai cittadini”
Dopo l'attivazione delle Case di Comunità di Goito e Bozzolo e degli Ospedali di Comunità di Bozzolo e Borgo Mantovano, nell'Asst di Montova nel 2022 saranno aperte le Case di Comunità di Asola e Viadana. Nel 2023 è prevista l'inaugurazione delle Case di Comunità di Suzzara, Quistello, Sermide e dell'Ospedale di Comunità di Viadana. Nel 2024 le Case di Comunità di Mantova e Castiglione delle Stiviere, gli Ospedali di Comunità di Mantova e Asola. Già attivati anche due ambulatori infermieristici territoriali a San Giovanni del Dosso e Pegognaga.
La vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha inaugurato ieri pomeriggio l’Ospedale e la Casa di Comunità a Bozzolo. Il primo, aperto al pubblico lo scorso 31 dicembre, dispone attualmente di 20 posti letto. Per completare la struttura è prevista l'attivazione di ulteriori 10 posti letto. La Casa di Comunità di Bozzolo è stata aperta al pubblico ieri, contestualmente all'inaugurazione. La struttura si trova all'interno del presidio multifunzionale.
"Questa Casa - ha sottolineato la vicepresidente Moratti - si caratterizza dalla presenza di molti medici, infermieri, medici ambulatoriali e tanti servizi. L'Ospedale inaugurato oggi ha 20 posti letto. Un nuovo impegno per far sentire la sanità sempre più vicina ai cittadini”"
Questi i servizi attivi, illustrati in una nota della Regione: cure primarie, attraverso équipe multidisciplinari (grazie alla presenza di medici di medicina generale, pediatra di libera scelta e continuità assistenziale); ufficio scelte e revoche; punto unico di accesso, che riceve gli utenti, fornisce le indicazioni in funzione dei loro bisogni e li prende in carico; assistenza domiciliare Integrata per prestazioni al domicilio finalizzate alla cura e all'assistenza della persona di qualunque età, compromessa nell'autonomia. Ed ancora servizi di specialistica ambulatoriale (cardiologo, chirurgo generale, chirurgo maxillo-facciale, dermatologo, endocrinologo diabetologo, ginecologo, neurologo, oculista, odontoiatra, otorinolaringoiatra, reumatologo, urologo, medicina fisica e riabilitazione, valutazioni neuropsicologiche, demenze, servizio dietetico); infermieri di famiglia e di comunità, che svolgono attività di valutazione dei bisogni dei pazienti affetti da patologie croniche, attività di prevenzione e monitoraggio a domicilio o in telemedicina; centro unico di prenotazione; assistente sociale; servizio di radiologia per radiografie, ecografie e moc; punto prelievi e laboratorio analisi; consultorio familiare.
Anche a Bozzolo, al termine dell'inaugurazione, la vicepresidente Moratti insieme ai vertici di ASST Mantova ha incontrato le autorità locali e i sindaci del territorio nella sala civica del Comune. Dopo l'attivazione delle Case di Comunità di Goito e Bozzolo e degli Ospedali di Comunità di Bozzolo e Borgo Mantovano, nel 2022 saranno aperte anche le Case di Comunità di Asola e Viadana. Nel 2023 è prevista l'inaugurazione delle Case di Comunità di Suzzara, Quistello, Sermide e l'Ospedale di Comunità di Viadana. Nel 2024 le Case di Comunità di Mantova e Castiglione delle Stiviere, gli Ospedali di Comunità di Mantova e Asola.
“L'ASST di Mantova - riferisce la nota -, per rispondere in modo capillare alle esigenze del territorio, ha anche attivato due ambulatori infermieristici territoriali a San Giovanni del Dosso e Pegognaga. Di prossima attivazione un terzo ambulatorio infermieristico a Lunetta. L'obiettivo è quello di implementare i servizi territoriali sanitari già esistenti, ma anche di fungere da collegamento con la persona che necessita di informazioni, prestazioni di tipo infermieristico o attività di presa in carico relativamente ai bisogni espressi e identificati dai professionisti”.
L'ambulatorio infermieristico territoriale è uno dei setting di intervento dell'infermiere di famiglia e di comunità. Si rivolge alle persone che necessitano di interventi assistenziali a medio-bassa complessità. Si punta a “ridurre la distanza fisica dai maggiori punti di erogazione dei servizi, migliorandone l'accessibilità e garantendo una presa in carico proattiva verso la popolazione, oltre che una continuità tra ospedale e territorio”.
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