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“Solidarietà al collega brutalmente aggredito ieri pomeriggio nel parcheggio dell’Ospedale Moscati di Taranto. È inaccettabile che un medico non sia al sicuro sul posto di lavoro. Vicinanza anche al Presidente dell’Ordine Cosimo Nume e a tutto il Direttivo”. Secondo una prima ricostruzione fatta dallo stesso professionista, gli aggressori dopo averlo investito posteriormente con un'auto, lo hanno ferito ripetutamente sul cranio con oggetti contundenti e sono poi fuggiti a bordo della stessa auto, forzando l'uscita dell'ospedale ad alta velocità. Lo specialista ha riportato una frattura scomposta delle ossa nasali, per la quale sarà sottoposto a intervento chirurgico.
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Mercoledì 06 LUGLIO 2022
Medico aggredito al Moscati di Taranto. Anelli (Fnomceo): “Inaccettabile non essere al sicuro sul posto di lavoro”
Il medico, un otorinolaringoiatra, è aggredito alla fine del turno di lavoro. Secondo una prima ricostruzione gli aggressori dopo averlo investito lo hanno ferito ripetutamente sul cranio con oggetti contundenti e sono poi fuggiti. “La legge prevede un’aggravante per chi compie violenza verso un medico nell’esercizio delle sue funzioni: l’auspicio è che sia pienamente applicata su tutto il territorio nazionale”
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, dopo aver appreso la notizia: un otorinolaringoiatra è stato oggetto di un agguato alla fine del turno di lavoro.
“Ci auguriamo che gli aggressori siano identificati – continua Anelli – e puniti. La legge prevede un’aggravante per chi compie violenza verso un medico nell’esercizio delle sue funzioni: l’auspicio è che sia pienamente applicata su tutto il territorio nazionale. Allo stesso modo vanno messe in atto misure organizzative per rendere sicuri i luoghi di lavoro, i pronto soccorso, gli ospedali, le postazioni di guardia medica”.
“Quella che sta avvenendo in Puglia, così come in molte altre Regioni, è un’escalation di violenza inaudita – conclude Anelli – e tanto più ingrata quando colpisce i professionisti della Salute. I medici, il personale sanitario, con il loro lavoro colmano le falle, e tengono in piedi i servizi sanitari: non devono scontare la rabbia e l’aggressività dei pazienti. La Puglia è terra dove già in passato la violenza contro i medici si è espressa in maniera brutale, con l’uccisione di due colleghe, Paola Labriola ed Eleonora Cantamessa: a maggior ragione questi episodi, che dimostrano una recrudescenza del fenomeno, non vanno sottovalutati né trascurati. Ci appelliamo a Presidente Michele Emiliano e all’assessore alla Sanità Rocco Palese perché alle doverose manifestazioni di solidarietà seguano misure concrete, utili a prevenire e reprimere la violenza contro gli operatori sanitari”.
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