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Giovedì 29 LUGLIO 2010
Manovra: Cozza (Fp-Cgil), nella sostanza permane il blocco del turnover in sanità
La Cgil medici per bocca del segretario Massimo Cozza critica la manovra e sottolinea come “nella sostanza la manovra contiene il blocco del turnover anche per la sanità” non solo perchè "il blocco è esteso nei prossimi anni per il pubblico impiego" ma anche perchè alle Regioni “anche quelle virtuose, consente di attingere anche ai fondi sanitari per rispettare il patto di stabilità interna”.
Cozza specifica come “i tagli di oltre 11 miliardi alle risorse economiche regionali” costringano le Regioni a puntarsi “la pistola alla tempia”. Le regioni saranno infatti costrette ad usare lo strumento del blocco del turnover, perchè si troveranno a scegliere “se chiudere un asilo nido o sostituire un medico che va in pensione”. Il problema per la Cgil medici è il non aver “scritto nero su bianco, come i sindacati chiedevano da più di un mese” che il Ssn era escluso dalla misura. Questo aspetto è per Cozza “la prova del nove del fatto che c'è. Scrivendolo si sarebbero salvaguardate almeno le Regioni virtuose”, visto che già “è scattato l'irresponsabile blocco automatico per 8 Regioni con i conti in rosso, cui rischiano di aggiungersene altre”. Senza contare che la situazione della sanità pubblica “sarà aggravata dal dimezzamento dei precari, che si applica, secondo il testo della manovra, in modo esplicito anche al Ssn”.
Cozza lancia anche l’allarme sulla carenza di personale. Nei prossimi anni verranno così a mancare “almeno 6.000 medici che lavorano soprattutto nei Pronto Soccorso”. Da ora “al 31 dicembre - conclude Cozza - lavoreremo in tavoli regionali per cercare di modificare il provvedimento, visto che le previsioni della manovra scatteranno dal 2011. Cercheremo con le Regioni, con cui ieri è iniziato un confronto positivo, di costruire percorsi che consentano di salvaguardare il personale sanitario indispensabile per garantire ai cittadini i livelli essenziali di assistenza”.
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