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Lunedì 13 GIUGNO 2022
Infermieri supplenti dei mmg. Anaao Lombardia: “Inaccettabile, a ognuno la propria professione” 

Per il sindacato dei medici dirigenti “non è possibile far fronte ai buchi e alle carenze di un SSN in tracollo tramite la progressiva sostituzione dei medici con figure pensate come ‘sostitutive’: medici e infermieri collaborano e compongono la strutturata equipe che agisce in virtù del bene del paziente e di un servizio accorto alle necessità soggettive, tuttavia, l’uno non può sostituire l’altro e viceversa”.

Anaao Assomed Lombardia esprime il proprio dissenso rispetto alle recenti affermazioni dell’assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, sulla sperimentazione che vede la presenza di “infermieri supplenti” per far fronte alla carenza di medici di medicina generale "La professione di medico, sia esso di medicina generale, ospedaliero o specialista, è imprescindibile e insostituibile”, evidenzia il sindacato dei dirigenti medici. 

“Non è possibile far fronte ai buchi e alle carenze di un SSN in tracollo tramite la progressiva sostituzione dei medici con figure pensate come ‘sostitutive’: medici e infermieri collaborano e compongono la strutturata equipe che agisce in virtù del bene del paziente e di un servizio accorto alle necessità soggettive, tuttavia, l’uno non può sostituire l’altro e viceversa”, osserva l’Anaao Lombardia, secondo cui, “diversamente, l’attenzione e l’analisi della governance dovrebbe stringersi sul focus operativo volto a contrastare l’esodo inascoltato dei medici dagli ospedali pubblici a causa di ambienti di lavoro insopportabili, con carichi di lavoro schiaccianti, intollerabili e opprimenti e a causa di mortificazioni costanti da parte di aziende mal gestite da direttori inadeguati e incompetenti che mettono sempre più a rischio il Servizio Sanitario regionale”.
 
“Rimaniamo inascoltati, ma non muti. – afferma Stefano Magnone, segretario Anaao Assomed Lombardia – Siamo aperti al dialogo e ben lieti che l’Assessora abbia rivisto e corretto le proprie affermazioni, come sindacato speriamo in una presa di coscienza riguardo quello che è il ruolo del medico in rapporto all’insieme di professionisti sanitari che ruota attorno al paziente. La nostra linea operativa è tarata su un’ottica di confronto e miglioramento del servizio ai cittadini, senza però tralasciare gli interessi legittimi dei colleghi”.

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