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Martedì 31 MAGGIO 2022
Tor Vergata diventa Azienda ospedaliera universitaria

Via libera delle commissioni riunite Sanità e Bilancio al protocollo Regione-Università che sancisce l’addio alla Fondazione e all’azienda autonoma dell’università “Policlinico Tor Vergata”. Per la costituzione dell’Aou “Policlinico Tor Vergata”, la Regione riconoscerà all’Università la somma di 15 milioni di euro “a chiusura delle partite oggi a contestazione e delle pretese rivendicate e/o rivendicabili nei suoi confronti, riconscendosene, pertanto, debitrice”. L’Università, da parte sua, “rinuncia ad azionare qualsiasi pretesa creditoria controversa”. IL PROTOCOLLO

La commissione Sanità e la commissione Bilancio del consiglio regionale del Lazio hanno espresso parere favorevole, a maggioranza e con votazioni separate, allo schema di deliberazione di Giunta n. 232, concernente: "Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione Lazio e l’Università degli Studi di Roma 'Tor Vergata' per il triennio 2022-2025, relativo alla costituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria 'Policlinico Tor Vergata'". Un nuovo progetto, dopo quello per il riconoscimento Irccs, iniziato nel 2017 ma rimasto incompiuto.

Ora il provvedimento tornerà in Giunta per l’approvazione definitiva.

Lo schema di delibera, con il relativo protocollo d’intesa, rientra nelle disposizioni previste ai commi 117-122 dell’articolo 22 della Legge regionale 1/2020 (“Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”), che avevano previsto la costituzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico Tor Vergata” e, contestualmente, l’estinzione della Fondazione “Policlinico Tor Vergata” e dell’azienda autonoma dell’università “Policlinico Tor Vergata”.

L’accordo prevede anche che la Regione riconoscerà all’Università la somma di 15 milioni di euro “a chiusura delle partite oggi a contestazione e delle pretese rivendicate e/o rivendicabili nei suoi confronti, riconscendosene, pertanto, debitrice”. L’Università, da parte sua, “rinuncia ad azionare qualsiasi pretesa creditoria controversa”.

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