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Martedì 10 MAGGIO 2022
Anelli (Fnomceo) sul Cardarelli: “Servono interventi urgenti e straordinari per colmare le carenze”

“È il momento di investire sul personale, non solo sulle strutture come prevede il Pnrr. Occorrono interventi urgenti per colmare qui e ora le carenze e per rilanciare il ruolo e l’identità del medico, ridefinire il perimetro delle competenze professionali, implementare l’efficacia dei rapporti con le comunità sociali” ha detto il presidente commentando l‘emergenza nel Ps del nosocomio napoletano

“Interventi urgenti e straordinari per colmare le carenze e rilanciare l'assistenza, ridando dignità al lavoro e al ruolo della professione medica”.

A  richiederli è oggi, ancora una volta, il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli. Che, in un video diffuso sui social, esprime “piena solidarietà ai colleghi del Cardarelli e ai medici italiani che operano nel settore dell’emergenza-urgenza e che, da tempo, vivono con profondo disagio l'esercizio della professione per la gravissima carenza di personale e per i carichi di lavoro insostenibili cui sono sottoposti”.

“Da tempo abbiamo lanciato l‘allarme su questi temi” ribadisce Anelli che ricorda come, proprio per dar voce a questo disagio sempre più generalizzato - e diffuso trasversalmente tra le diverse componenti della Professione - la Fnomceo abbia, insieme ai Sindacati medici, organizzato il 21 aprile scorso la “Conferenza nazionale sulla questione medica”, con la partecipazione del ministro della Salute Roberto Speranza e del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.



“Ora i nodi vengono al pettine – commenta Anelli, a telecamera spenta -. Tutte le carenze, il disagio da noi denunciati vengono fuori in maniera eclatante. È il momento di investire sul personale, non solo sulle strutture come prevede il Pnrr. Diamo atto al ministro Speranza di aver speso il suo impegno per un aumento delle borse, che darà, tra tre anni, i suoi effetti. Occorrono ora interventi urgenti e straordinari non solo per colmare qui e ora le carenze, ma per rilanciare il ruolo e l’identità del medico, ridefinire il perimetro delle competenze professionali, implementare l’efficacia dei rapporti con le comunità sociali”.

 

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