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Giovedì 14 APRILE 2022
Dialisi in vacanza. Progetto confermato anche per il 2022, dalla Regione 120mila euro

L’iniziativa si rivolge a chi soffre di patologie croniche ai reni, in modo da permettere loro di trovare il servizio di dialisi nelle località di villeggiatura toscane quando sono in vacanza. Previsto anche un contributo di 25,82 euro per ogni prestazione dispensata ai non residenti. Bezzini: “Garantiamo così a tutti continuità nei trattamenti ed assistenza straordinaria ovunque si rechino”

L’estate si avvicina e la giunta regionale conferma anche per quest’anno il progetto “Dialisi-Vacanza”.
L’iniziativa si rivolge a chi soffre di patologie croniche ai reni, in modo da permettere loro di trovare il servizio di dialisi nelle località di villeggiatura toscane quando sono in vacanza. Diversamente sarebbe per loro molto complicato programmare un viaggio lontano da casa.
 
“In questo modo garantiamo a tutti continuità nei trattamenti ed assistenza straordinaria ovunque si rechino – spiega l’assessore alla salute, Simone Bezzini – tuteliamo insieme il loro diritto alla salute ma anche la possibilità di viaggiare. E siccome il servizio non si rivolge solo ai toscani ma anche a chi vive altrove in Italia o all’estero, l’iniziativa diventa anche un incentivo ad organizzare un viaggio nella nostra regione e dunque un aiuto, indiretto, ad un pezzo della nostra economia”.
 
In tutta la Toscana le persone affette da insufficienza renale cronica sono il 3-4%. Di questa percentuale, i pazienti che effettuano la dialisi sono circa il 13%. Nel 2019, prima della pandemia e tra gli anni con la maggiore richiesta, hanno usufruito del servizio “Dialisi in vacanza” circa 800 persone per pressapoco seimila trattamenti complessivi.
Per il 2022 la Giunta metterà a disposizione 120 mila euro, affinché le aziende sanitarie possano organizzare progetti mirati. È previsto un contributo di 25,82 euro per ogni prestazione dispensata ai non residenti. I trattamenti goduti da italiani che abitano in altre regioni o da stranieri saranno rimborsati dalle rispettive Asl o nazioni.
 
 
“Le precedenti esperienze di questo progetto hanno dato risultati positivi. I dializzati cronici purtroppo sono in aumento – aggiunge ancora Bezzini – e l’attivazione di progetti mirati per prestazioni straordinarie, come questo, costituisce una garanzia pure per i pazienti residenti già serviti nei rispettivi territori”.

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