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Martedì 12 APRILE 2022
Dispositivi medici. “Rischio approvvigionamento di diagnostici in vitro”. L’Appello di SIBIoC
La società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica- Medicina di Laboratorio si associa alla preoccupazione di Confindustria dispositivi medici e chiede alle istituzioni di individuare criteri e procedure per sostenere i laboratori medici
Biologi, medici, chimici e tecnici impegnati nei laboratori clinici richiedono l’attenzione delle Istituzioni sanitarie affinché si individuino criteri e procedure per sostenere i laboratori medici che potrebbero trovarsi ad affrontare situazione di emergenza dovute alla carenza di diagnostici e tecnologie, criticità già emerse, definendo priorità assistenziali e di cura.
“E’ di estrema preoccupazione l’allarme lanciato da Confindustria Dispositivi Medici sulla difficoltà di approvvigionamento di diagnostici in vitro e sulla conseguente difficoltà a soddisfare i contratti in essere, sia in termini di volumi e tipologia di fornitura sia di valorizzazione economica – spiega Tommaso Trenti, presidente SIBioC, Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica-Medicina di Laboratorio – se come Società scientifica comprendiamo il rischio per le imprese del diagnostico di essere inserite nel casellario informatico dell’Anac segnalate per inadempienza contrattuale oltre a tutte le difficoltà dovute all’aumento dei costi e con la conseguente richiesta di revisione dei contratti, grande è la preoccupazione per i laboratori medici di dover gestire una situazione senza poter agire sulle cause che l’hanno creata. La carenza delle forniture rende potenzialmente impossibile per i laboratori medici soddisfare le esigenze cliniche con ricadute negative sul paziente, sull’intero sistema sanitario nazionale e sull’accesso alle cure”.
Come si può allora soddisfare le esigenze cliniche e garantire la qualità delle prestazioni diagnostiche sempre a livelli di eccellenza? Come possono i laboratori medici continuare a eseguire gli accertamenti diagnostici nel rispetto della Sicurezza del Paziente? “Unica possibile risposta – conclude Trenti – è definire una strategia di azioni pianificate e di priorità riconosciute con tutti gli stakeholders (Ministero della Salute, Ministero dello Sviluppo Economico, Assessorati Regionali, Società scientifiche, Associazioni di pazienti) per fornire un chiaro indirizzo per prevenire ulteriori criticità a danno del sistema delle cure nelle sue articolazioni e dei cittadini”.
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