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Giovedì 07 APRILE 2022
Psicologia oncologica. Dal Veneto parte la proposta di riconoscimento
Molti sono gli ambiti di sostegno che questa figura sta dando all’interno dei percorsi di cure. Allo IOV, Irccs del Veneto con sedi a Padova, Castelfranco (TV) e Schiavonia (PD), è recentemente nato un team di psicologi dedicato alla patologia oncologica. Un’iniziativa che parte dall’Ordine regionali degli psicologi, dove è stato istituito un nuovo gruppo di lavoro che ha come principale obiettivo il riconoscimento del ruolo dello psicologo esperto in ambito oncologico
Le malattie oncologiche si curano con i farmaci, ma anche con il supporto della psicologia. Questo per aiutare a superare lo shock iniziale che la diagnosi di tumore ha sul paziente e i suoi familiari, migliorando l’alleanza terapeutica. Il sostegno psicologico è però importante in tutte le fasi della malattia, non solo all’inizio. Le cure, gli interventi chirurgici, a volte piuttosto invasivi, portano a dei cambiamenti nel corpo del paziente che non sempre sono accettati e capiti. Il supporto psicologico mira a dare quel valore aggiunto nel percorso di cure in un paziente. Per questo, sulla spinta di un lavoro intrapreso all’Ordine delle Psicologhe e Psicologi del Veneto, è recentemente nato all’Istituto Oncologico Veneto (Iov) un team di psicologi dedicato alla patologia oncologica.
Un primo passo, perché l’interno dell’Ordine delle Psicologhe e Psicologi del Veneto è il riconoscimento del ruolo dello psicologo esperto in ambito oncologico per patologia all’interno dei PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutico-Assistenziali).
Nello specifico, si legge in una nota dell’Ordine degli Psicologi del Veneto, la proposta e l’auspicio sarebbero quelli di realizzare un documento che possa essere inserito nella programmazione sanitaria regionale in linea con la normativa (“Revisione delle Linee Guida organizzative e per le raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale”, Conferenza Stato Regioni, n .59/CSR del 17/04/2019), con l’obiettivo di definire le azioni necessarie e garantire un’omogenea assistenza psicologica nei diversi ambiti di cura (reparti, ambulatori, day hospital, gruppi multidisciplinari) nel percorso della malattia con una copertura regionale e coinvolgendo, quindi, tutte le province.
“Lo psicologo esperto in ambito oncologico è sicuramente di grande supporto per il paziente in cura - spiega Samantha Serpentini psicologa, psicoterapeuta coordinatrice del gruppo di lavoro Ordine degli Psicologi del Veneto e referente del team psicologico Breast Unit dell’Istituto Oncologico Veneto – poiché si inserisce nel percorso di cure con l’obiettivo di favorire l’adattamento alla malattia, dando al paziente in terapia una maggiore consapevolezza e aderenza alle cure. Il nostro supporto non si esaurisce qui, ma va a sostegno anche dei familiari e dell’équipe curante attraverso colloqui di accoglienza e di sostegno psicologico/counseling, consulenze ai reparti, psicoterapia individuale e di gruppo e interventi psicoeducazionali”.
Il tumore colpisce tutte le dimensioni della vita della persona, fisica, psicologica, sociale e spirituale e ciò riguarda tutte le fasi della malattia, dalla diagnosi alla fase terapeutica, a quella del follow up e maggiormente nella fase avanzata e terminale. Nel caso della Dott.ssa Serpentini, il team che dirige si occupa di tumore della mammella che ha la maggiore incidenza colpendo una donna su otto dai diciotto anni in su, per toccare l’apice dopo i cinquant’anni di età.
“Lo psicologo nell’Istituto Oncologico del Veneto è una figura che si propone e cerca - ci spiega ancora Serpentini – di rispondere solamente dove ci sarà una precisa richiesta. Il nostro supporto tocca le diverse fasi della malattia del paziente, ma coinvolge anche i famigliari. Come professionista seguo i seguenti tipi di tumore: mammella, polmone, ginecologici e melanoma. Si chiamano tutti tumore ma, in realtà, sono uno diverso dall’altro con conseguenze molto differenti sia di carattere fisico che psicologico e sociale. Questo perché, a secondo della parte del corpo che viene colpita dal cancro, gli effetti saranno specifici”.
“Alla luce di quanto esposto, risulta cruciale nella moderna oncologia considerare il ruolo dello psicologo esperto in oncologia all’interno dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) oncologici, in accordo con le Linee Guida dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM) e della Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO), al fine di rilevare le specifiche dimensioni psicosociali e individuare le persone che necessitano di interventi mirati (pazienti e/o familiari).
Endrius Salvalaggio
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