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Lunedì 04 APRILE 2022
Occhiuto: “Al lavoro per modificare la governance della sanità”
Il presidente: “Sono commissario della sanità, ma purtroppo non ho i poteri che generalmente sono affidati ai commissari, per cui anche in ordine ai commissari delle aziende sanitarie ho una legge da osservare che mi dice sostanzialmente che posso revocarli solo per inadempienza e nel caso ci sia una valutazione negativa da parte di Agenas”.
“Sto facendo una riflessione per capire come si possa migliorare e modificare la governance delle aziende sanitarie rispettando la legge". A dirlo è stato il presidente della Regione e commissario della sanità calabrese, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti a margine di un incontro nella sede della Giunta a Catanzaro.
"Io - ha sostenuto Occhiuto - sono commissario della sanità, ma purtroppo non ho i poteri che generalmente sono affidati ai commissari, per cui anche in ordine ai commissari delle aziende sanitarie ho una legge da osservare che mi dice sostanzialmente che posso revocarli solo per inadempienza e nel caso ci sia una valutazione negativa da parte di Agenas. Non parlo delle attuali valutazioni, ma - ha rimarcato il Presidente e commissario della sanità - negli anni passati, nonostante il sistema sanitario abbia funzionato così male nella nostra regione, le valutazioni dei commissari il governo, attraverso le sue strutture, le ha sempre date positivamente. Quindi sto facendo una riflessione per capire come si possa migliorare e modificare la governance delle aziende sanitarie rispettando la legge perché ho questi due doveri da coniugare. Ripeto, ci sto riflettendo, il mandato dei commissari scade a novembre ma - ha concluso Occhiuto - è possibile che qualche modifica si faccia prima coniugando ciò che la legge mi consente di fare con la necessità di riorganizzare la sanità in alcune aziende".
Sempre presidente Occhiuto, intervenendo questa volta alla prima conferenza regionale su "Salute mentale e welfare di comunità", che si è svolta nella Cittadella regionale di Catanzaro, ha detto che "È una buona cosa che le organizzazioni del Terzo settore e le associazioni che si occupano di salute mentale si confrontino con il commissario della Sanità per dare dei contributi da integrare nel Piano operativo regionale. Parliamo di associazioni che vivono in prima linea la necessità di potenziare il bisogno di salute dei cittadini calabresi e possono offrire un contributo reale. Noi siamo pronti per presentare il nostro Piano operativo, lo faremo al prossimo Tavolo Adduce, e sarà arricchito anche dalle indicazioni provenienti da organizzazioni come la Comunità Competente".
Così "sulla Salute mentale - ha aggiunto - noi dovremo fare un grande investimento, perché due anni di pandemia hanno determinato problemi che vanno affrontati con grande determinazione da parte del sistema sanitario regionale, e noi vorremmo dimostrare che la Calabria è tra le regioni più virtuose".
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