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Lunedì 28 MARZO 2022
Covid. Ema approva combinazione anticorpi per persone fragili
Dallo studio di profilassi pre-esposizione di Fase III PROVENT è emersa una riduzione del 77% del rischio di sviluppare COVID-19 sintomatico rispetto al placebo all’analisi primaria e una riduzione dell’83% all’analisi mediana di sei mesi, con una protezione dal virus che dura almeno sei mesi
La combinazione di anticorpi a lunga durata d’azione tixagevimab e cilgavimab, di AstraZeneca, ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione Europea (UE) per la profilassi del COVID-19 negli adulti e adolescenti dai 12 anni in su con un peso di almeno 40 kg che non hanno ottenuto un’adeguata protezione dal vaccino COVID-19. Questa popolazione comprende circa tre milioni di persone nell’UE che sono immunocompromesse o in trattamento con farmaci immunosoppressori.
L’approvazione da parte della Commissione Europea si è basata sui risultati del programma di sviluppo clinico di tixagevimab e cilgavimab, compresi i dati dello studio di profilassi pre-esposizione di Fase III PROVENT che ha dimostrato una riduzione del 77% del rischio di sviluppare COVID-19 sintomatico rispetto al placebo all’analisi primaria e una riduzione dell’83% all’analisi mediana di sei mesi, con una protezione dal virus che dura almeno sei mesi. La combinazione di anticorpi è stata generalmente ben tollerata nello studio.
“L’aumento dei casi di COVID-19, guidati dalla nuova variante BA.2, e la revoca di diverse misure di contenimento del COVID-19 rendono importante proteggere le popolazioni vulnerabili, come gli immunocompromessi, dall’infezione da SARS-CoV-2”, ha commentato Giovanni Di Perri, Professore Ordinario di Malattie Infettive all’Università di Torino e Responsabile della Divisione Universitaria di Malattie Infettive all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino. “L’autorizzazione di questa combinazione di anticorpi permetterà alle autorità sanitarie di proteggere quelle persone che hanno bisogno di una protezione aggiuntiva al vaccino”.
La combinazione di anticorpi era già stata autorizzata in Italia il 26 gennaio scorso per l’uso di emergenza per la profilassi pre-esposizione al SARS-CoV-2.
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