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Lunedì 28 MARZO 2022
Medicina generale. Snami: “Va rafforzata e non sconvolta”

Il sindacato autonomo: “Dobbiamo costruire una nuova medicina territoriale adeguata ai tempi che viviamo e far capire come una buona parte dei desiderata della parte pubblica siano del tutto inapplicabili”.

Dopo la proclamazione dello stato di agitazione e la non stop terminata a notte fonda del Comitato Centrale e Consiglio Nazionale per stabilire un cronoprogramma delle azioni che il sindacato avrebbe dovuto porre in essere, l’Esecutivo Nazionale ha deciso di programmare da subito delle manifestazioni e prese di posizione pubbliche nei comuni, provincie e regioni in modo da rendere capillari su tutto il territorio nazionale le prese di posizione Snami.
 
“Ho scritto a tutti i dirigenti del sindacato - dice Angelo Testa, Presidente Nazionale Snami - per portare un messaggio forte ai Sindaci, al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale, all’Assessore alla Sanità e nell’occasione fare una piccola conferenza stampa e relativo comunicato stampa per i giornali locali. Dovrà essere palese l’eco mediatica che se non si porrà rimedio da subito allo stallo attuale il nostro comparto è destinato a morire. Eppure il medico di famiglia, scelto liberamente dal paziente per fiducia, è una figura insostituibile nel sistema sanitario pubblico e come un recente sondaggio dell’Istituto Piepoli ci vede graditi dai cittadini con una percentuale altissima pari all’81%”.
 
“Sta a Noi adesso far capire ai Cittadini e alle Istituzioni in tutta Italia che il nostro ruolo è insostituibile nel panorama sanitario nazionale. La nostra idea Snami - conclude il leader del sindacato autonomo - è che la Medicina Generale vada rafforzata e non sconvolta e che sia utile partire da quelli che oggi siamo, oberati da una burocrazia inutile che sottrae tempo alla clinica, la scarsa considerazione che abbiamo da parte dei decisori politici e dai media, per poi apporre dei correttivi e costruire una nuova medicina territoriale adeguata ai tempi che viviamo e far capire come una buona parte dei desiderata della parte pubblica siano del tutto inapplicabili!”.

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