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Lunedì 28 MARZO 2022
Per la sicurezza Covid delle scuole meglio i ventilatori o i vaccini?
Gentile Direttore,
scuola contro il Covid meglio vaccinare o meglio garantire ambienti più sicuri con idonei impianti di ventilazione? La domanda sembrerebbe retorica (risposta: meglio tutti e due!), ma qualche problema nella risposta ovviamente c’è.
Perché non tutti coloro che vanno a scuola vengono vaccinati (né gli studenti, né gli insegnanti, né il personale) e perché comunque l’installazione di idonei impianti di valutazione ha costi e tempi che rendono difficile la immediata copertura dell’intero sistema delle scuole italiane.
Intanto, la pandemia in termini di contagi continua a correre e ad essere maggiormente colpiti in termini percentuale sono proprio i soggetti in età scolare, come si vede ad esempio nelle belle elaborazioni della Associazione Italiana di Epidemiologia.
Nelle stesse classi di età la vaccinazione ha una copertura largamente incompleta nella fascia 5-11 anni e ancora insufficiente in quella 12-19 (in cui rispettivamente non hanno ancora ricevuto una dose il 13,7% e il 62,4% dei soggetti). C’è poi nei dati sulla vaccinazione in età scolare una grande variabilità regionale con all’ultimo e penultimo posto Bolzano e le Marche, Regione in cui la non copertura con almeno una dose riguarda il 77,7% ed il 18% dei soggetti nelle due classi di età (fonte: Lab 24 de il Sole 24 Ore).
Proprio nelle Marche è stata condotta una indagine sull’impatto di impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) nelle scuole ai cui risultati preliminari è stata data ampia risonanza mediatica.
Chi ha ripreso la notizia ha utilizzato come base il Comunicato Stampa della Regione Marche in cui si afferma che “con la massima portata di ricambio dell’aria, (6 o più ricambi-ora), gli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), installati in un ambiente chiuso abbattono più dell’80% il rischio di infezione da Sars CoV-2”.
Il comunicato poi così si esprime attraverso le parole del Prof. Luca Ricolfi: “Il fattore di abbattimento assicurato dalla VMC è paragonabile a quello del vaccino: molto efficace e insostituibile come protezione dalla malattia, ma meno dal punto di vista della trasmissione. In sostanza la VMC, ben fatta, ha una capacità di contenimento della circolazione del virus doppia rispetto al vaccino”.
Lo stesso comunicato rivendica il fatto che “Unica in Italia, la Regione Marche fin dal gennaio 2021 ha investito risorse proprie, 9 milioni di euro, per installare impianti di VMC nelle scuole marchigiane e ha destinato ulteriori 3 milioni per adibire le aule con sanificatori”.
Sono andato a verificare i risultati dello studio alla fonte, e cioè il sito della Fondazione Hume di cui il prof. Ricolfi è Presidente e che la Regione Marche considera “certificatrice” dei risultati dello studio. Questo è stato condotto su un campione del 3% di classi e cioè 316 classi su 10.441 nel periodo 13 settembre 2021 - 31 gennaio 2022. Quel risultato dell’abbattimento del rischio dell’80% deriva dal confronto tra il sottogruppo di classi all’interno di quel 3% con un impianto di VMC con almeno 5-6 ricambi l’ora (sottogruppo di cui non è specificata la numerosità) e tutte le altre 10.125 classi senza impianto. Confronto fatto sulla base della percentuale di classi con almeno un caso di studente positivo.
Ora, la ventilazione meccanica controllata è certamente una importante opportunità di abbattimento del rischio di contagio all’interno delle scuole come segnalato da fonti autorevolissime, tra cui quelle citate in questo intervento di Carla Ancona e Francesco Forastiere.
Ma pubblicizzare (proprio di pubblicità in questo caso si tratta) risultati preliminari che non sono stati passati al vaglio della comunità scientifica in questo modo e in questa fase di riapertura seppure limitata delle scuole agli insegnati non vaccinatimi sembra operazione discutibile.
Tanto più discutibile quando messa a confronto con la vaccinazione rispetto alla quale la ventilazione delle aule risulterebbe persino superiore. Detto oltretutto da una Regione che in età scolare non riesce a vaccinare a sufficienza.
Claudio Maria Maffei
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