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Lunedì 14 MARZO 2022
Burocrazia e appropriatezza prescrittiva. Sindacati medicina generale scrivono alla Regione
Per Fp Cgil Medici, Simet, Smi, Snami e Ugs Medici “è indispensabile un confronto” per trovare soluzioni alla “esasperante” burocrazia che sovraccarica il medico togliendo tempo alla cura e all'appropriatezza prescrittiva che "non può essere liquidata semplicisticamente con disposizioni generiche di vigilare e ridurre la spesa farmaceutica, meno che mai, col maldestro tentativo di individuare nel medico prescrittore il responsabile dello sforamento”. LA LETTERA
L’Intersindacale Medici della Puglia (FP CGIL medici - SIMeT -SMI - SNAMI - UGS medici) chiede una riunione urgente di un Comitato Permanente Regionale con una lettera indirizzata a Michele Emiliano, presidente Regione Puglia, a Rocco Palese, Assessore alla Salute Regione Puglia al Vito Montanaro, Direttore Dipartimento Salute Regione Puglia, per trovare soluzioni al problema della burocrazia “esasperata” e della appropriatezza prescrittiva.
“La esasperante burocrazia”, spiegano i sindacati in una nota, “determina per il medico di medicina generale un sovraccarico di lavoro, con impegno di tempo che viene di fatto sottratto al compito istituzionale di assistere e curare i pazienti. Si procura, così, un danno per il medico e per il malato bisognoso di cure”.
Urgente anche una soluzione per l’appropriatezza prescrittiva, “che la Regione Puglia invoca sistematicamente nel costante superamento della spesa farmaceutica prevista”. Per i sindacati, infatti, la questione “non può essere liquidata semplicisticamente con disposizioni generiche dettate ai Direttori Generali di vigilare e ridurre la spesa farmaceutica. Meno che mai, col maldestro tentativo di individuare nel medico prescrittore il responsabile dello sforamento dei tetti di spesa farmacologica”.
Secondo Fp Cgil Medici, Simet, Smi, Snami e Ugs Medici “bisogna partire dagli specialisti ospedalieri che hanno l’obbligo (spesso disatteso) di prescrizione con ricetta dematerializzata di prestazioni specialistiche e farmacologiche, fino all’atto delle dimissioni dopo ricovero o visita ambulatoriale alle stesse ASL deputate alla distribuzione diretta dei farmaci; così come bisogna contemplare la prescrizione indotta delle case farmaceutiche e/o dai farmacisti alla scarsa attività di controllo delle ASL e della Regione, per non parlare della mancata attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico”.
Fp Cgil Medici, Simet, Smi, Snami e Ugs Medici chiedono, dunque, "un confronto per trovare soluzioni serie al problema della cosiddetta appropriatezza prescrittiva proponendo fin d’ora un tavolo tecnico ad hoc che veda coinvolte le OO.SS. ed esperti regionali del settore. Siamo pronti, in modo costruttivo, a dare il nostro contributo onde evitare che si arrivi a inutili contenziosi”.
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