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Giovedì 02 AGOSTO 2012
Abruzzo. Chiodi: “Bene i conti in sanità, nel 2013 ridurremo le tasse”

Questa la promessa del governatore, ospite a Unomattina estate su RaiUno, che ha spiegato come la sua Regione, la prima ad essere sottoposta a commissarimento nel 2009 con un buco di oltre 2 mld di euro, sia arrivata oggi a chiudere il bilancio con un attivo di 91 mln di euro.

“Abbiamo ridotto il debito pubblico dell'Abruzzo del 25%, 1 mld di euro in tre anni, passando dall'essere la prima regione italiana ad essere commissariata con un buco di 2 miliardi e mezzo nel 2009 all'avanzo di oggi pari a 91 mln. E nel 2013 ridurremo le tasse”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, intervenuto stamane alla trasmissione televisiva Unomattina estate, in onda su Rai Uno. Presente negli studi televisivi ancheil sottosegretario alla Salute, Elio Cardinale.

L’Abruzzo è stato definito da Chiodi  “l’ esempio lampante di come la spending review possa essere efficace. Mettere in atto un piano di rientro dei conti sanitari – ha detto – non significa peggiorare servizi, ma possibilmente migliorarli. Dalle Marche in su, le regioni che hanno i conti sanitari a posto sono anche quelle dove la sanità viene percepita in modo migliore, a differenza di quelle che fanno registrare forti disavanzi”.

Un percorso virtuoso che ha dunque anticipato i provvedimenti che il Governo nazionale sta mettendo in atto oggi. “Abbiamo riconvertito 6 ospedali nel 2010, con non poche difficoltà – ha spiegato – ma l'Abruzzo ha 1 milione e 350mila abitanti e aveva 35 ospedali fra pubblici e privati, spesso cloni gli uni degli altri, a distanza ravvicinata, con un altissimo tasso di ricoveri inappropriati. L’azione fondamentale – ha proseguito – è stata la razionalizzazione. Avevamo ospedali che facevano due ricoveri e mezzo al giorno in media con 166 dipendenti. Questi 166 sono stati utilizzati per andare a rafforzare gli altri ospedali, identificati come Hub, ospedali, diciamo così, più importanti, in maniera , fra l'altro, da interrompere la dinamica di crescita del personale”.

“Taglio dei posti letto, risparmio sulla farmaceutica con gare centralizzate, la prescrizione dei farmaci generici:  sono state queste le ricette che hanno permesso all’Abruzzo raggiungere questo risultato'', ha concluso Chiodi.
 

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