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Mercoledì 09 MARZO 2022
Covid. Dal 10 marzo in Toscana si potrà tornare a visitare i pazienti in ospedale

Ai visitatori verrà però richiesto il possesso del green pass rilasciato dopo la somministrazione della dose booster oppure il green pass successivo al ciclo vaccinale primario o dell'avvenuta guarigione da Covid-19 unitamente all’esito negativo del test antigenico eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso. Accesso negato, invece, a chi ha il green pass base ottenibile tramite il solo tampone antigenico o molecolare.

Riprendono, seppure con limitazioni, le visite ai pazienti negli ospedali della Toscana. Lo annuncia una nota della Regione spiegando che da domani, giovedì 10 marzo, e fino alla cessazione dello stato di emergenza, sarà consentito l'accesso dei visitatori nei reparti di degenza delle strutture ospedaliere, previa la verifica del green pass.

In particolare, i visitatori potranno accedere alle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali  se saranno in possesso di:
- certificazione verde Covid-19 (green pass), rilasciato dopo la somministrazione della dose di richiamo (booster) a completamento del ciclo vaccinale primario;
- green pass successivo al ciclo vaccinale primario o dell'avvenuta guarigione da Covid-19 unitamente alle certificazione, cartacea o digitale, che attesti - esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti l'accesso.

L’accesso non è, invece, consentito ai visitatori in possesso del semplice green pass base (ottenibile tramite il solo tampone antigenico o molecolare).

Stando alle disposizioni regionali i direttori sanitari avranno la facoltà di adottare “misure precauzionali più restrittive in relazione allo specifico contesto epidemiologico”, garantendo l’accesso minimo giornaliero dei visitatori per un tempo non inferiore a 45 minuti.

“Rimangono ferme - spiega la nota - le raccomandazioni regionali per quanto riguarda il rispetto delle misure primarie di igiene e sicurezza (igiene mani, dispositivi di protezione, distanziamento); e dei dispositivi di protezione individuali, necessari a tutelare il paziente a seconda della sua casistica”.

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