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Mercoledì 01 AGOSTO 2012
Lazio. Montino (Pd): “Regione bocciata da 1 anno su Piano rientro. Congelati 900 mln”

“È dallo scorso settembre che la Regione viene bocciata a tutte le verifiche trimestrali''. Il capogruppo Pd in consiglio regionale ha auspicato che il tema sanità sia discusso in Consiglio, “invece che nelle piccole stanze di un assessorato che in un anno ha collezionato solo brutte figure''.

“È da un anno che il tavolo tecnico ministeriale per il piano di rientro non sblocca risorse per il Lazio. Ci sono ormai 900 milioni congelati perche questa Regione non fa i compiti a casa e quelli che porta al tavolo sono un disastro. Dallo scorso settembre la Regione è stata bocciata a tutte le verifiche trimestrali”. Queste le dichiarazioni diffuse in una nota dal capogruppo Pd in Consiglio regionale, Esterino Montino.

''Anche quella dello scorso 24 luglio - ha proseguito Montino - si è risolta con l'ennesima bocciatura e nessuno sblocco di risorse. È un fatto gravissimo perché si sono create le condizioni per il blocco di quasi 1 miliardo di euro mentre la sanità del Lazio affonda''.

Il capogruppo Pd ha poi sottolineato come “sarebbe il caso, vista la gravità della situazione che il tema sanità fosse discusso in Consiglio, invece che nelle piccole stanze di un assessorato che in un anno ha collezionato solo brutte figure''.

Per Montino ''la proposta avanzata dalla Cgil per realizzare la rete di medicina territoriale va nella giusta direzione. Le sperimentazioni sono già state fatte, il modello operativo esiste e funziona da più di tre anni. Ma occorre passare dalle parole ai fatti”. “Nei cassetti del Consiglio regionale giace dal 2011 una nostra proposta di legge, l'unica, che prevede quanto dice la Cgil, quanto viene fatto in Toscana - ha proseguito - si tratta di portarla all'ordine del giorno della Commissione sanità e poi votarla in Consiglio. Si può fare entro settembre''.

''Sappiamo benissimo dei tavoli con i medici di famiglia: si discute di come realizzare la nostra proposta - ha concluso Montino - ma credo si possa e si debba anche andare oltre: affidando alle loro forme associative il compito di dare un futuro moderno ai 20 piccoli ospedali di provincia chiusi e abbandonati con decine se non centinaia di letti dal costo di oltre mille euro ognuno, e camere operatorie ancora imballate. Uno spreco intollerabile''.


 

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