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Venerdì 18 FEBBRAIO 2022
A Trento la Laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche delle cure primarie
Il corso biennale post laurea sarà attivato nell’anno accademico 2022-2023; le iscrizioni apriranno a fine giugno. Segnana: “I cambiamenti richiedono che infermieri e ostetriche acquisiscano conoscenze e competenze sempre più elevate per rispondere in modo efficace sia all’emergere di nuovi bisogni di salute sia alla complessità degli ambienti sanitari e sociosanitari”.
Partirà a Trento, il prossimo anno accademico, la nuova laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche a indirizzo cure primarie. Le iscrizioni apriranno a fine giugno. Lo annuncia l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) in una nota. “Un nuovo corso biennale post laurea, con un indirizzo innovativo, che si aggiunge al catalogo dell’offerta formativa del Polo universitario delle professioni sanitarie della Provincia di Trento e dell’Ateneo di Verona”.
I laureati magistrali in scienze infermieristiche e ostetriche a indirizzo cure primarie, illustra la nota, "saranno figure strategiche come leader e consulenti nei team, con elevata autonomia operativa e responsabilità. Questi laureati potranno assumere incarichi di coordinamento e dirigenziali gestionali o di alta specializzazione all’interno di team e servizi”.
“L’attuale contesto italiano del Sistema salute e i cambiamenti sociali ed epidemiologici – afferma l’assessore alla salute Stefania Segnana – richiedono che infermieri e ostetriche acquisiscano conoscenze e competenze sempre più elevate per rispondere in modo efficace sia all’emergere di nuovi bisogni di salute sia alla complessità degli ambienti sanitari e sociosanitari. In questo scenario si colloca la decisione della Provincia autonoma di Trento di proporre all’interno del protocollo di intesa tra l’Università di Verona, Apss e Pat l’attivazione di questo nuovo corso a orientamento specialistico”.
Il percorso, illustra la nota, prevede lo sviluppo di competenze clinico- assistenziali, di ricerca, formative e di management. “Rispetto alle competenze clinico-assistenziali l’obiettivo del corso è formare professionisti sanitari in grado di svolgere attività d’eccellenza in ambito clinico e assistenziale con competenze di tipo preventivo, educativo, clinico, riabilitativo e palliativo. Il corso inoltre mira a sviluppare competenze per la gestione di problemi di salute complessi, per riconoscere e cercare di mobilitare risorse per la promozione della salute e del self-management delle malattie croniche, oltre a quelle per il governo di percorsi di presa in carico della persona, della famiglia e della comunità. Nel percorso formativo si approfondiranno i temi legati all’innovazione tecnologica al servizio dei pazienti e gli strumenti in grado di permette un contatto continuo di valutazione e gestione degli assistiti”. Verranno sviluppate, inoltre, “competenze di lettura e analisi dei contesti organizzativi territoriali, leadership professionale e sviluppo nei team, elaborazione di strumenti di integrazione organizzativa e valutazione della qualità delle prestazioni”.
“Un percorso formativo che guarda al futuro, – dichiara il direttore generale f.f. di Apss Antonio Ferro – sulla traccia di quanto previsto dal PNRR 2021, che pone l’accento sulla ricostituzione e implementazione della medicina territoriale nel nostro Paese. Home care, case di comunità, ospedali di comunità e servizi di coordinamento diventano assi su cui poggia la nuova medicina territoriale; obiettivi di presa in carico interprofessionale e trasversale tra ospedale e territorio. Anche nella nostra realtà infermieri e ostetriche continuano ad essere garanti della continuità assistenziale tra ospedale e territorio e tra i servizi e le strutture territoriali, in risposta ai bisogni assistenziali, sanitari e socio-sanitari delle persone, famiglie e comunità assistite”.
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