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Martedì 08 FEBBRAIO 2022
C’è troppa confusione normativa sul Covid. Serve un vero e proprio “Codice dell’emergenza” che riordini l’intera normativa vigente
Ad esempio, solo guardando agli ultimi provvedimenti emanati sull’impiego del green pass, sono attualmente all’esame del Parlamento ben 5 decreti legge ancora in corso di conversione: 2 decreti al Senato e 3 alla Camera. Siamo in un ginepraio di norme e regole dalle quali sembra impossibile uscirne. Inevitabilmente si crea incoerenza tra le norme stesse. Da qui la nostra proposta emendativa all'ultimo decreto Green Pass per una sorta di Pandemic Act per il riordino e la codificazione di tutte le disposizioni legislative e regolamentari sull'emergenza. L’EMENDAMENTO.
Gentile Direttore,
la legge non ammette ignoranza! In realtà non è sempre così. In particolare da quando la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 364 del 1988, dichiarò parzialmente incostituzionale la norma del codice penale che vieta l’ignoranza della legge penale nella parte in cui non esclude dall’inescusabilità l’ignoranza inevitabile.
Ebbene, quando l’ignoranza della legge diventa inevitabile? Certamente quando la legge si presta ad una interpretazione controversa a causa della sua poca chiarezza. Questo, in sintesi, è ciò che la Corte ha affermato sul finire degli anni ottanta.
Quando una norma manca di chiarezza? Sicuramente quando si crea una sovrapposizione ravvicinata di disposizioni che vertono sulla stessa materia.
Chiaramente l’emergenza sanitaria in essere ha reso inevitabile una sovrapposizione normativa e una stratificazione di disposizioni diverse proprio a causa della necessità, per il legislatore, di seguire la curva epidemiologica di un virus sconosciuto e di tener conto dei diversificati interessi e delle priorità che l’emergenza pandemica faceva emergere di volta in volta.
Ultimamente la numerosità dei decreti legge relativi al cd. green pass e alla vaccinazione ha gettato un diffuso sconforto non solo nella collettività ma anche negli addetti ai lavori.
Ad esempio, sull’impiego del green pass sono attualmente all’esame del Parlamento ben 5 decreti legge ancora in corso di conversione: 2 decreti al Senato e 3 alla Camera. Per rispettare i tempi di conversione e per armonizzare le norme che altrimenti rischierebbero di subire modifiche tra loro incoerenti, per tali provvedimenti, il Governo sta operando un travaso tra i diversi decreti al limite di quanto generalmente consentito nella storia del legislatore.
Siamo in un ginepraio di norme e regole dalle quali sembra impossibile uscirne. Inevitabilmente si crea incoerenza tra le norme stesse. Emblematico è stato il caso recente della scuola: ove alla fine, ogni scuola ha cercato di barcamenarsi secondo una propria logica.
Su questo proliferare di norme sono intervenuti i diversi consessi giurisdizionali, dal Consiglio di Stato fino alla Corte Costituzionale e, invero, anche all’interno del Parlamento, il Comitato per la legislazione ha costantemente segnalato al Governo di evitare in futuro la modifica esplicita di disposizioni contenute in un decreto-legge ancora in corso di conversione ad opera di successivi decreto-legge, al fine di escludere forme di sovrapposizione degli strumenti normativi in itinere.
In realtà la sovrapposizione si è generata anche in relazione alla regolazione di secondo livello, non di rado irritualmente richiamate anche nelle norme di rango primario. Sono numerose le circolari o le ordinanze emanate dai diversi dicasteri e anch’esse andrebbero coordinate e armonizzate in un'unica raccolta.
Da questo contesto nasce l’emendamento allegato a firma mia e del collega Celeste D’Arrando che ho proposto nell’ambito della conversione in legge del decreto legge 7 gennaio 2022, n. 1, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore.
La prima finalità è innanzi tutto l’esigenza di garantire la certezza dei rapporti giuridici, la chiarezza del diritto e la qualità della regolazione e conseguentemente per fornire a tutti i cittadini la possibilità di accedere a norme chiare e concretamente conoscibili, caratterizzate da unicità e comprensibilità.
Con questo emendamento prevedo la costruzione di un Codice dell’emergenza Covid-19 ossia una sorta di Pandemic Act, come anche invocato nell’articolo pubblicato su questo giornale il 30 dicembre 2021, e chiedo che ogni successiva disposizione sull'emergenza dovrà prevedere l'aggiornamento del Codice dell'emergenza COVID-19.
Auspico veramente che il Governo e tutte i gruppi politici condividano la necessità, ormai improcrastinabile, del Pandemic Act, così da dare ai cittadini un messaggio e uno strumento di concreta “comprensione” del coacervo di norme generate dalla pandemia Covid-19.
Nicola Provenza
Membro Commissione Affari Sociali della Camera (Gruppo Cinque Stelle)
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