quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Martedì 08 FEBBRAIO 2022
Specialisti ambulatoriali. Sumai diffida le Asl laziali. Magi: “Pretendiamo il rispetto dell’art. 45 dell’Acn”
Da quasi due anni, spiega il segretario regionale del sindacato, “le Aziende ASL della Regione Lazio, con il loro comportamento omissivo, stanno provocando un danno di natura economica e previdenziale ai nostri iscritti e a tutti gli specialisti ambulatoriali interni e le altre professionalità, ovvero Veterinari, biologi, chimici e psicologi. Pretendiamo il rispetto dell’art. 45 ACN del 31 marzo 2020 e l’erogazione dell'indennità di piena disponibilità”.
“A distanza di quasi due anni dall’entrata in vigore dell’ACN, siamo costretti a denunciare il comportamento omissivo delle Asl della Regione Lazio, che ancora non rispettano quanto contenuto nell’art. 45 ACN del 31 marzo 2020 ovvero l’erogazione dell'indennità di piena disponibilità per gli specialisti ambulatoriali interni e le altre professionalità (Veterinari, biologi, chimici e psicologi) che lavorano in esclusiva con il Ssr”. Con queste parole il segretario regionale del SUMAI Lazio, Antonio Magi, spiega, in una nota, cosa ha spinto il sindacato maggiormente rappresentativo degli specialisti ambulatoriali interni a presentare una diffida e un atto di messa in mora nei confronti delle Asl laziali.
“Voglio chiarire – aggiunge Magi – che la Regione Lazio, nel rispetto dell’Acn, anche se in ritardo, ha correttamente provveduto alla costituzione del fondo da destinare agli specialisti mentre le aziende ancora mantengono una condotta omissiva non provvedendo all’erogazione delle somme agli aventi diritto.
“Il comportamento delle Asl, oltre a violare la legge, sta provocando nei colleghi un grave danno sia di natura economica che previdenziale poiché l’indennità di disponibilità rappresenta una voce retributiva del compenso e pertanto dovrà essere integrata e conteggiata ai fini del calcolo delle quote da dover corrispondere all’ENPAM e che andranno ad aumentare il corrispondente calcolo della quota previdenziale.
“Con questa azione vogliamo ottenere sia il rispetto dell’ACN che la tutela degli interessi dei nostri iscritti e di tutti gli specialisti ambulatoriali interni e le altre professionalità ovvero Veterinari, biologi, chimici e psicologi che da quasi due anni stanno subendo un danno. Per questo – conclude Magi – potremmo chiedere alle competenti autorità, anche l’accertamento delle responsabilità erariali-di chi abbia svolto il proprio Ufficio con condotte attendiste e/o omissive”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA