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Lunedì 07 FEBBRAIO 2022
Covid. Costa: “Dall’11 febbraio via obbligo mascherine all’aperto”
Il sottosegretario alla Salute annuncia che da venerdì decadrà l’obbligo di indossare le protezioni all’aperto “non solo in zona bianca ma nell’intero Paese”. E poi sullo stato di emergenza: “Confido che lo stato di emergenza non venga prorogato dopo il 31 marzo e credo che ci siano le condizioni per non prorogarlo”.
“Sono certo che dall'11 febbraio cadrà l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto, non solo nelle zone bianche ma nell'intero Paese”. È quanto annunciato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Tagada' su La7.
“Dobbiamo riconquistare la fiducia nei cittadini - ha aggiunto - e la voglia di tornare a svolgere tutta una serie di attività cercando di dare messaggi positivi. I cittadini da due anni rispettano le restrizioni e hanno aderito in maniera importante alla campagna delle vaccinazioni, è giunto il momento di dare segnali di positività”.
Costa ha parlato anche della proroga dello stato di emergenza che scade il 31 marzo: “Confido che lo stato di emergenza non venga prorogato dopo il 31 marzo e credo che ci siano le condizioni per non prorogarlo”.
E per quanto riguarda il green pass: “È uno strumento molto utile per incentivare la vaccinazione. È fondamentale somministrare la terza dose, che ci protegge maggiormente dalle conseguenze gravi della malattia. Nel nostro paese sono 48 milioni i cittadini vaccinati e 35 milioni coloro che hanno ricevuto la dose booster- sottolinea il sottosegretario- questo significa che abbiamo ancora circa 13 milioni di dosi da somministrare. Se proseguiamo con questo ritmo, per metà marzo avremo completato la dose booster a 49 milioni di cittadini. Da quel momento inizierà sicuramente una nuova fase, e con la solita gradualità partiremo con un allentamento delle misure». Dunque, con 49 milioni di concittadini vaccinati che hanno ricevuto il richiamo, «mi sembra difficile non iniziare un percorso di inversione- continua Costa- anche in riferimento alla capienza degli stadi”.
Un obiettivo che secondo Costa è raggiungibile a metà marzo proprio perché si effettuano circa “400mila dosi al giorno- conclude- quindi raggiungibile in 30/40 giorni”.
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