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Lunedì 31 GENNAIO 2022
Covid. Al San Francesco di Nuoro aprono due reparti dedicati
Con l’aumentare della pressione per l’incremento dei numeri dei nuovi contagi, questa soluzione consente di alleggerire gli ospedali di Cagliari e Sassari e altri nosocomi dell’Isola dove venivano ospitati, negli ultimi mesi, i pazienti Covid del Nuorese. Il ds alla Asl all’Ansa: “Seguiti in maniera multidisciplinare e con personale infermieristico dedicato. Così riusciamo a garantire continuità dell’attività sanitaria”.
All’ospedale San Francesco di Nuoro ha riaperto il reparto Covid che è subito a pieno regime con 23 pazienti ospitati. Così a giorni aprirò anche un secondo spazio dedicato ai positivi. Con l’aumentare della pressione sulla sanità per l’incremento dei numeri dei nuovi contagi, questa soluzione consente di alleggerire gli ospedali di Cagliari e Sassari e altri nosocomi dell’Isola dove venivano ospitati, negli ultimi mesi, i pazienti Covid del Nuorese.
“Il reparto è attivo già dal periodo di Natale per garantire la degenza ordinaria durante questa nuova emergenza pandemica – ha confermato all’ANSA il direttore sanitario della Asl di Nuoro Peppino Paffi -. Ora apriremo un altro reparto per evitare che i pazienti positivi stazionino nelle altre Unità operative, così da poter essere seguiti in maniera multidisciplinare e con personale infermieristico dedicato. In questo modo riusciamo a mettere in sicurezza tutti gli altri reparti e ad assicurare la continuità dell’attività sanitaria soprattutto della chirurgia con priorità per gli interventi sui pazienti oncologici”.
Resta da definire l’aspetto delle terapie intensive Covid: “Per fortuna in questa nuova ondata è predominante l’esigenza dei posti ordinari - rimarca Paffi - ma stiamo studiando delle soluzioni in sinergia con l’azienda sanitaria di Sassari per ottimizzare le risorse di entrambi i territori e trovare un punto di caduta anche per questa ultima esigenza. Nelle prossime settimane ci attendiamo un appiattimento della curva dei contagi, ma rinnovo l’appello alla prudenza e all’applicazione di tutte le regole sanitarie che ormai conosciamo”, conclude il ds.
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