quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 28 GENNAIO 2022
Mmg e prescrizione antidiabetici. Meglio tardi che mai ma è comunque tardi



Gentile Direttore,
pur condividendo il progresso delle possibilità prescrittive che tramite la nota 100 in GU 25/01/22, consente anche [o persino] al medico di MG di usare un elevato numero di specialità medicinali per la terapia del Diabete Mellito tipo 2 – non in associazione – “che , come cita il comunicato dell’AIFA, consentirà di offrire il miglior trattamento possibile a tutti i pazienti con diabete di tipo 2 non più basato sulla mera correzione della glicemia, ma sulla prevenzione delle complicanze cardiovascolari e renali”, non mi resta che sottolineare come medico di famiglia due aspetti che mi lasciano interdetto.
 
Il primo è che buona parte di questi farmaci sono da usarsi in prima battuta e questo per molti pazienti e per molti anni non è accaduto; il secondo è la constatazione che alcune di queste molecole datano la loro immissione in commercio da tempi inconcepibili per una corretta e puntuale potestà prescrittiva.
 
Un esempio? L’Exenatide viene autorizzato dalla FDA nel 2005, il Sitagliptin dall’EMEA nel 2008 e i Dapaglifozin nel 2012.
Da allora sono passati anni ed anni prima del recente “successo della Nota Aifa 100” e prima che si attenuasse la diffidenza e la sfiducia dell’istituzioni sanitarie nei confronti della capacità dei medici di famiglia di prescrivere queste molecole in modo corretto.
 
Perché un diabetico dovrebbe fidarsi della presa in carico del proprio medico di MG, se questo non può prescrivere i farmaci che ormai sono di prima scelta da oltre 10 anni per la sua patologia?
 
Ci sono voluti anni e c’è voluta la pandemia da SARS COV 2 per eliminare i Piani Terapeutici degli specialisti e consentire ai medici MG la prescrizione dei “nuovi” anticoagulanti e tuttavia ormai il danno, in termini di immagine e di fiducia, era stato compiuto.
 
Come ha scritto Sandro Bussotti sul Blog Salute Internazionale “mi piacerebbe che qualcuno facesse un conto di quanto si pensa di aver risparmiato nel costo dei farmaci e di quanto invece si è speso nelle centinaia di moduli elaborati, nei meccanismi amministrativi complessi inventati e nel conseguente spreco di personale e, soprattutto, nella perdita di tempo prezioso dei professionisti della salute, tempo che dovrebbe essere dedicato a curare ed assistere i pazienti invece di compilare fogli e litigare fra loro.”
 
Se questi medicinali devono essere prescritti solo dallo specialista e non dal Medico di MG qualcosa vorrà pur dire: e se la ragione è il controllo della spesa e la verifica dell’appropriatezza della prescrizione, la questione della mancanza di fiducia resta, anzi peggiora.
 
Non posso come medico di MG accodarmi al canto di vittoria di alcuni importanti esponenti sindacali e non solo, per questa “concessione”.
La potestà alla prescrizione di queste molecole poteva e doveva essere autorizzata molto prima nell’interesse di tanti malati.
 
Dr. Saffi Ettore Giustini
Medicina Generale
Componente Commissione Terapeutica Regione Toscana
Montale (PT)

© RIPRODUZIONE RISERVATA