quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 20 GENNAIO 2022
In caso di scarsità di mezzi è giusto assistere prima chi è vaccinato
Gentile Direttore,
ritengo condivisibile il documento della Consulta di Bioetica “Covid. Vaccinati e no vax. A chi dare priorità in caso di emergenza?” In caso di situazioni limite di triage – per insufficienza di mezzi di soccorso e di cura, a fronte di un numero maggiore di aventi bisogno – in situazioni drammatiche, in cui non c’è possibilità effettiva di soccorrere e curare tutti, deve valere il principio etico del favor vitae, volto a dare la precedenza a chi dai mezzi ancora disponibili può trarre il maggiore e più coerente beneficio di vita per sé e per gli altri. È questo un criterio etico, frutto di un discernimento prudenziale, rivolto a vagliare circostanze e possibilità.
Criterio peraltro applicato in altri campi, come nella decisione delle precedenze al Pronto Soccorso e nell’assegnazione di organi per trapianti. Qui non c’è discriminazione di persone, ma valutazione del bene migliore possibile. Non può valere il principio fisico (e pilatesco) del first come, first served: criterio impersonale e indifferente, privo di ponderazione morale. Tanto meno una soluzione affidata al caso.
Venendo ai due casi esemplificati, il favor vitae induce a soccorrere per primo il vigile del fuoco che si è ferito nel compimento del proprio dovere di mettere in salvo vite altrui; rispetto a chi ha scelto di praticare sport estremi, esponendosi consapevolmente a rischi anche gravi per la propria salute.
Nel secondo caso il favor vitae – stante il comprovato valore profilattico dei vaccini, nel prevenire i pericoli per la salute e le più gravi conseguenze del contagio da Covis 19 – induce a curare per primo chi ha scelto di vaccinarsi a protezione della salute propria altrui; rispetto a chi ha scelto di non farlo, correndo volontariamente il rischio anche letale di ammalarsi e d’infettare altri.
Mauro Cozzoli
Professore di Teologia Morale nella Pontificia Università Lateranense e nell’Accademia Alfonsiana in Roma, Docente al Master di Bioetica dell’Università di Torino, Assistente spirituale dei medici di Roma
© RIPRODUZIONE RISERVATA