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Venerdì 14 GENNAIO 2022
I ricoverati per altre patologie positivi al test saranno conteggiati come caso ma non come come ricovero Covid. Pronta circolare Ministero ma dopo indiscrezioni giornali arriva la precisazione: “Nessun atto ancora disposto”
Non cambia invece la definizione di caso Covid: positivi asintomatici e vaccinati continueranno ad essere conteggiati nel bollettino quotidiano. L'ipotesi delle del ministero della Salute dopo le richieste delle Regioni. In una nota, predisposta e pronta per l'invio (ma ancora non trasmessa), si prevede infatti che i pazienti ricoverati per altre patologie, poi risultati positivi al test siano comunque posti in isolamento nel reparto e che, pur restando tracciati come "casi", non saranno conteggiati tra i ricoveri di area medica Covid. Dovrà essere garantito sempre il principio di separazione di percorsi e sicurezza dei pazienti. LA BOZZA DI CIRCOLARE
Non cambia la definizione di caso Covid, anche i positivi asintomatici e vaccinati rientreranno nel conteggio quotidiano. Ma il Ministero della Salute sembrerebbe aver deciso di accogliere almeno in parte la richiesta avanzata da alcune Regioni di non conteggiare come ricoveri Covid in area medica quelli di pazienti ospedalizzati per motivi diversi e poi risultati positivi al tampone.
In una nota predisposta e pronta per l'invio agli assessori regionali che anticipiamo, il ministero spiega che, qualora il paziente risultato positivo al momento di accedere in ospedale venga ricoverato in isolamento nel reparto di afferenza della patologia per la quale si rende necessario il ricovero, pur restando tracciato come "caso", non sarà conteggiato tra i ricoveri di area medica Covid. Dovrà in ogni caso essere sempre garantito il principio di separazione di percorsi e sicurezza dei pazienti.
Il flusso giornaliero aggregato sarà quindi aggiornato con un nuovo campo "n. pazienti Covid ricoverati per cause diverse". Fino ad allora i dati afferenti a questi casi andranno inseriti nel campo "Note generali".
In ogni caso, come dicevamo, al momento la nota non è stata ancora inviata tant'è che il ministero ha tenuto a precisare che: "Relativamente alle odierne indiscrezioni di stampa si afferma che nessun atto formale è stato disposto al momento da parte del Ministero della Salute. Fermo restando quanto riconosciuto ieri dall’Istituto Superiore di Sanità è ovviamente sempre aperta l’interlocuzione con le Regioni".
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