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Giovedì 13 GENNAIO 2022
Interrogazioni/6. Su sostegno psicologico, “massima l’attenzione riservata a questa problematica da parte del Ministero della Salute”
Diverse le iniziative già sostenute in diversi provvedimenti a tutela della salute mentale anche mediante il potenziamento dei servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza. Anche nell'ultima manovra, "il Ministero della salute ha sostenuto tutti i numerosi emendamenti presentati e, in particolare, quello in materia di disturbi alimentari". Così il sottosegretario Costa rispondendo alle interrogazioni di Bagnasco (FI) e Bellucci (FdI).
Il Governo si è da subito impegnato a sostenere in diversi provvedimenti iniziative a tutela della salute mentale anche mediante il potenziamento dei servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza. Per ultimo, nella manovra di bilancio approvata la scoso dicembre, "il Ministero della salute ha sostenuto tutti i numerosi emendamenti presentati e, in particolare, quello in materia di disturbi alimentari".
Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali alle interrogazioni sul tema presentate da Roberto Bagnasco (FI) e Maria Teresa Bellucci (FdI).
Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Costa.
"Ringrazio gli On. li interroganti per aver posto una tematica che è di prioritaria importanza per il Ministero della salute.
Considerata l'analogia di argomento delle interrogazioni, formulerò una risposta unica.
Di seguito, sintetizzo le iniziative avviate a tutela della salute mentale anche mediante il potenziamento dei servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza, ma andiamo per ordine. Il Ministero della salute a ottobre 2021 ha finanziato il Progetto «Effetti dell'emergenza pandemica Covid-19 sui minori di età: strategie di prevenzione e contrasto delle problematiche di salute mentale e delle dipendenze», il cui avvio è avvenuto il 30 novembre scorso e che avrà la durata di 24 mesi, con il coinvolgimento di 12 Regioni, le Province autonome, l'AIFA, il Ministero dell'istruzione e l'istituto Superiore di Sanità.
Già il decreto-legge n. 34 del 2020 aveva previsto per le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, «ai fini di una corretta gestione delle implicazioni psicologiche e dei bisogni delle persone conseguenti alla pandemia di COVID-19», la possibilità di conferire, fino al 31 dicembre 2021, incarichi di lavoro autonomo a psicologi in numero non superiore di uno ogni 100.000 abitanti, per un limite massimo di 24 ore settimanali.
Successivamente, l'articolo 33, comma 1, del decreto-legge n. 73 del 2021 ha stabilito che «... le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale (...) fino alla concorrenza dell'importo massimo complessivo di 8 milioni di euro, possono... utilizzare forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, fino al 31 dicembre 2021, per il reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali».
Inoltre, il comma 3, dello stesso articolo 33 ha previsto che «... le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono autorizzare le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale a conferire (...) fino al 31 dicembre 2021, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a psicologi, regolarmente iscritti al relativo albo professionale, allo scopo di assicurare le prestazioni psicologiche, anche domiciliari, a cittadini, minori ed operatori sanitari, nonché di garantire le attività previste dai livelli essenziali di assistenza (LEA)». Per tali finalità sono stati stanziati per l'anno 2021 19.932.000 di euro (articolo 33, comma 5).
La legge di bilancio per il 2022 ha previsto la proroga delle citate disposizioni di cui all'articolo 33 del decreto-legge n. 73 del 2021 fino al 31 dicembre 2022, stanziando rispettivamente 8.000.000 di euro per le disposizioni di cui al comma 1 e 19.932.000 di euro per le disposizioni di cui al comma 3, e ha esteso anche al 2022 il fondo di 10 milioni di euro annui (comma 6-bis dell'articolo 33) destinato a promuovere il benessere e la persona, favorendo l'accesso ai servizi psicologici delle fasce più deboli della popolazione, con priorità per i pazienti affetti da patologie oncologiche, nonché per il supporto psicologico dei bambini e degli adolescenti in età scolare. Pertanto, sono destinati in complesso circa 38 milioni di euro annui.
Segnalo, inoltre, che la stessa legge di bilancio 2022 (articolo 1, comma 697) ha previsto che il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (di cui alla legge di bilancio per il 2007) sia incrementato di 20 milioni di euro per l'anno 2022. Il predetto incremento è destinato a supportare il personale delle istituzioni scolastiche statali, gli studenti e le famiglie attraverso servizi professionali per l'assistenza e il supporto psicologico in relazione alla prevenzione e al trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il Ministero della salute ha anche sostenuto tutti i numerosi emendamenti parlamentari presentati alla legge di bilancio e, in particolare, quello in materia di disturbi alimentari approvato con una dotazione di 15 milioni di euro per l'anno 2022 e di 10 milioni di euro per l'anno 2023 (cfr. commi 688 e 689 articolo 1 legge n. 234 del 2020).
I servizi di assistenza psicologica territoriali sono altresì interessati dalla riforma di riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale contenuta nella Missione 6, componente 1 del PNRR.
È dunque massima l'attenzione riservata a questa problematica nelle varie forme in cui si manifesta e in relazione alle differenti fasce di età che ne risultano colpite".
Maria Teresa Bellucci (FdI), replicando, osserva che le misure per promuovere il supporto psicologico elencate nella risposta, a lei ampiamente note, rappresentano solo una frazione minima di quanto sarebbe necessario, come rilevato anche dagli operatori del settore. Sottolinea che andrebbe assicurata un'effettiva accessibilità alle cure psicologiche per tutti coloro che ne hanno bisogno, partendo dalla persona e non dai servizi. Il singolo, infatti, dovrebbe essere libero di scegliere le cure che ritiene più adeguate ai propri bisogni. Segnala che le misure attualmente previste appaiono parcellizzate, disomogenee e scoordinate, mentre sarebbe necessario assicurare la massima facilità di accesso ai servizi attraverso un'integrazione della rete pubblica con quella privata. Nel ricordare ancora una volta che per l'Organizzazione mondiale della sanità il concetto di salute non implica semplicemente l'assenza di patologie, dichiara che il proprio gruppo continuerà a proporre l'introduzione del cosiddetto «bonus psicologo» attraverso la presentazione di emendamenti alle proposte di legge che saranno esaminate dal Parlamento nei prossimi mesi.
Roberto Bagnasco (FI), replicando, nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta ampia e articolata, osserva che le misure finora adottate sono significative ma non sufficienti per assicurare il supporto psicologico a tutti coloro che ne hanno bisogno. Segnala l'esigenza di assicurare una maggiore flessibilità nelle risposte attraverso un'integrazione delle strutture pubbliche con il privato sociale e quello convenzionato, con un'attenzione particolare per i bambini e i giovani. Preannuncia, pertanto, la riproposizione di proposte emendative volte a introdurre contributi economici per il sostegno psicologico.
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