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Martedì 11 GENNAIO 2022
Covid. A Parma uno studio con Oxford per capire le conseguenze sui minori

Partecipare all’indagine è semplice: è sufficiente compilare un’intervista di valutazione dei sintomi e della qualità della vita. Da queste premesse prende il via lo studio “Isaric”, promosso dall’Università di Oxford in collaborazione con l’Oms e coordinato in Italia dall’unità operativa clinica pediatrica dell’Aou Parma. Adesione internazionale da molti paesi. Si punta a coinvolgere 500 famiglie.

Un questionario rivolto ai genitori per capire quali sono le conseguenze a lungo termine del Covid nei bambini e negli adolescenti. Cefalea, affaticamento, problemi del sonno e difficoltà di concentrazione sono i disturbi più ricorrenti lamentati.

Partecipare all’indagine è semplice: è sufficiente compilare un’intervista di valutazione dei sintomi e della qualità della vita. Da queste
premesse prende il via lo studio Isaric, promosso dall’Università di Oxford in collaborazione con l’Oms e coordinato in Italia dall’unità operativa clinica pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Susanna Esposito. Al progetto internazionale aderiscono molti Paesi tra cui Spagna, Russia, Regno Unito, Canada, America Latina, India e Israele.

“Ad oggi sono stati segnalati meno casi di infezione da Covid in età pediatrica rispetto agli adulti, generalmente i bambini sviluppano la malattia in modo più lieve e i sintomi scompaiono entro pochi giorni dalla diagnosi - sottolinea la coordinatrice del progetto, Esposito - in alcuni casi, però, anche i ragazzi e i bambini possono manifestare la sindrome post-Covid con problematiche di salute che persistono nelle settimane successive alla diagnosi oppure ricompaiono con sintomi diversi”.

Possono partecipare all’indagine tutti i bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni che negli ultimi tre mesi siano risultati positivi al tampone per la ricerca del virus Sars-CoV-2, anche se con sintomi lievi, curati a casa oppure ricoverati in ospedale. Le famiglie con le caratteristiche indicate saranno contattate dal personale dell’Azienda Usl di Parma.

“Grazie alla collaborazione con i pediatri di libera scelta prevediamo di coinvolgere nell’indagine circa 500 famiglie a Parma e provincia”, ha
spiegato infine Rosanna Giordano, referente per l’Area epidemiologica del dipartimento di Sanità Pubblica.

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