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Lunedì 23 LUGLIO 2012
Spending review. Assofarm protesta con l’Anci
L’Associazione delle farmacie comunali non condivide la scelta di Federfarma di scioperare il 26 luglio, ma si unirà alla manifestazione indetta domani al Senato dai Comuni. No all’aumento degli sconti a carico delle farmacie. "Meglio ridurre il tetto di spesa territoriale dello 0,2% nel 2012 e nel 2013".
Le farmacie comunali non sciopereranno, però si uniranno domani alla manifestazione promossa dal’Anci davanti a Palazzo Madama contro la spending review. Lo ha deciso oggi l'Assemblea Federale di Assofarm, che ha dedicato ampio spazio all'analisi e al confronto comune dei recenti provvedimenti che il Governo Monti ha intrapreso per fronteggiare la crisi economico-finanziaria che attraversa il Paese e che, “direttamente e indirettamente, colpiscono il settore delle farmacie italiane e le comunità locali cui si rivolge il lavoro delle farmacie comunali”.
In particolare, Assofarm critica il previsto aumento della scontistica applicata dal Servizio sanitario nazionale sui farmaci convenzionati. Provvedimento che “comporterebbe mediamente una perdita di utile di 6.000 euro da qui alla fine dell’anno in corso e di 18.000 euro/anno a Farmacia nei prossimi due anni. Si tratta di numeri non sostenibili per un comparto che è già stato oggetto di tagli da parte dello Stato, pur dimostrando di anno in anno performance tra le più virtuose di tutta la sanità pubblica italiana”, spiega il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi, in una nota diffusa a termine dell’Assemblea.
La proposta di Assofarm è quella di lasciare invariato lo sconto al 1,82%, e al contempo di ridurre il tetto della spesa farmaceutica di uno 0,2% annuo già a partire dal 2012 e per i prossimi due anni. Secondo Assofarm, “questa scelta alternativa produrrebbe due risultati positivi. Da un lato stimolerebbe il risparmio in quei settori meno virtuosi del Ssn, invece che colpire sempre e solo la distribuzione farmaceutica. Dall'altro permetterebbe alle Farmacie Comunali di sopravvivere e continuare a fornire un servizio sanitario territoriale molto apprezzato dalla cittadinanza. Far sopravvivere le farmacie comunali significa anche garantire un'entrata economica non irrilevante a quelle amministrazioni comunali proprietarie delle stesse”.
Riguardo quest'ultimo aspetto Assofarm annuncia quindi che incontrerà a breve i vertici di Anci “al fine di programmare azioni comuni nei confronti del Governo e per lo sviluppo del sistema farmaceutico comunale nel territorio italiano”. “E’ opportuno che agli Enti Locali venga garantita la possibilità di reperire risorse attraverso l'erogazione di servizi sociali utili ed efficienti, come oggi è il sistema delle farmacie comunali”.
Se la contrarietà di Assofarm alle ultime azioni del Governo è netta, rimane “altrettanto ferma la decisione di non aderire ad alcuno sciopero previsto questa settimana né in futuro”. “I conflitti istituzionali tra le farmacie comunali e il Governo – spiega Gizzi - non possono determinare una sospensione dell’impegno quotidiano a favore della salute dei cittadini. Rispettiamo le diverse decisioni prese dalle farmacie private, ma il nostro essere soggetto pubblico ci impone di dare sempre e comunque la priorità ai bisogni della comunità”.
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