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Lunedì 13 DICEMBRE 2021
Cannabis terapeutica. Autorizzate tre aziende agricole alla coltivazione di canapa industriale

Le piante verranno poi conferite ad aziende autorizzate dall'Aifa e dall'Ufficio Centrale Stupefacenti alla produzione industriale di cannabidiolo di estrazione, quale sostanza farmacologicamente attiva da impiegare per l'allestimento di preparazioni magistrali su ricetta medica non ripetibile. Lo ha annunciato il sottosegretario Costa rispondendo all'interrogazione di Gemmato (FdI) sulla carenza di cannabis terapeutica.

"Colgo l'occasione per segnalare che, sempre al fine di fornire ai pazienti medicinali contenenti cannabinoidi già usati in terapia, come il cannabidiolo ed ovviare al rischio che tali pazienti possano fare ricorso a prodotti contraffatti, illeciti o comunque prodotti senza le prescritte autorizzazioni, previste per la produzione di medicinali dalle direttive UE, recepite in Italia dal decreto legislativo n. 219 del 2006, l'Ufficio Centrale Stupefacenti operante presso questo Ministero ha autorizzato tre aziende agricole alla coltivazione di canapa industriale per il successivo conferimento delle piante ad aziende autorizzate dall'Aifa e dallo stesso Ufficio Centrale Stupefacenti alla produzione industriale di cannabidiolo di estrazione, quale sostanza farmacologicamente attiva da impiegare per l'allestimento di preparazioni magistrali su ricetta medica non ripetibile".
 
Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, rispondendo in Commissione Affari Sociali alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Marcello Gemmao (FdI).
 
Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Costa:
"La questione è già all'attenzione del Ministero, costantemente impegnato sull'ampliamento della produzione nazionale di medicinali di origine vegetale a base di cannabis per uso medico.
A tal proposito e per superare le criticità evidenziate, è stato attivato con decreto del Capo di Gabinetto del 16 novembre 2021 un tavolo tecnico, che io stesso coordino, di ascolto delle necessità dei pazienti, per poter pervenire ad azioni condivise in tema di cannabis ad uso medico ed individuare possibili soluzioni tecniche soddisfacenti.
 
Il Ministero ha altresì avviato un costruttivo confronto con il Ministero della difesa per l'aggiornamento dell'accordo di collaborazione siglato il 18 settembre 2014, al fine di favorire la collaborazione tra Ministeri per l'attuazione del decreto-legge n. 148 del 2017, convertito in legge n. 172 del 2017, con particolare riferimento all'articolo 18-quater.
L'adozione del nuovo accordo, che è in fase di conclusione, avrà come effetto l'ampliamento della produzione nazionale di cannabis per uso medico a favore dei pazienti in trattamento con tali medicinali e consentirà di sviluppare al meglio le sinergie con lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
 
Inoltre il Ministero ha partecipato il 6 dicembre 2021 alla Conferenza dei servizi, convocata su iniziativa della Agenzia Industrie difesa, ente pubblico non economico vigilato dal Ministero della difesa, alla quale hanno partecipato anche il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) e lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
 
Colgo l'occasione per segnalare che, sempre al fine di fornire ai pazienti medicinali contenenti cannabinoidi già usati in terapia, come il cannabidiolo ed ovviare al rischio che tali pazienti possano fare ricorso a prodotti contraffatti, illeciti o comunque prodotti senza le prescritte autorizzazioni, previste per la produzione di medicinali dalle direttive UE, recepite in Italia dal decreto legislativo n. 219 del 2006, l'Ufficio Centrale Stupefacenti operante presso questo Ministero ha autorizzato tre aziende agricole alla coltivazione di canapa industriale per il successivo conferimento delle piante ad aziende autorizzate dall'AIFA e dallo stesso Ufficio Centrale Stupefacenti alla produzione industriale di cannabidiolo di estrazione, quale sostanza farmacologicamente attiva da impiegare per l'allestimento di preparazioni magistrali su ricetta medica non ripetibile".
 
Marcello Gemmato (FdI), replicando, ringrazia per la risposta ricevuta, che delinea un quadro favorevole al potenziamento della produzione nazionale di medicinali a base di cannabis. Evidenzia che con il conseguimento di tale risultato, oltre a venire incontro ad esigenze fondamentali dei malati, si potrebbe dare un forte impulso all'agricoltura, in particolare nelle regioni meridionali, che stanno attraversando una condizione difficile per quanto riguarda il settore, oltre a registrare un aumento delle entrate fiscali.

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